Lido di Venezia e Pellestrina invase dalle biciclette: «Serve un percorso alternativo ai Murazzi»

Sabato 24 Luglio 2021 di Daniela Ghio
Lido di Venezia e Pellestrina invase dalle biciclette
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LIDO DI VENEZIA E PELLESTRINA - Lido e Pellestrina non devono fare la fine di Venezia, soffocate dal turismo. L'itinerario/escursione attualmente promosso dalla Regione nelle due isole per il cicloturismo deve essere modificato, prendendo atto della fragile situazione del territorio e della necessità di tutelare i residenti. La riunione congiunta della IV e VII commissione consiliare sulla pista cicloturistica E5, che si estende alle isole del Lido e di Pellestrina, ha trovato ieri consiglieri, municipalità e associazioni di cittadini tutti d'accordo: c'è la necessità di una pianificazione che vada ad inserirsi in una struttura difficile come il Lido e trovi a Pellestrina un percorso alternativo che non causi pericoli sia ai cittadini che ai turisti.  «Dal 2005 il cicloturismo è stato preso in considerazione dalla Regione Veneto in sinergia con le Province per costruire un percorso cicloturistico a fronte dell'interesse sempre crescente ha spiegato il direttore della direzione turismo della Regine, Stefano Sisto - Abbiamo ideato 5 itinerari, tre dei quali riguardano la provincia di Venezia: Garda-Venezia, Dolomiti Venezia e la Via del mare che da Bibione al Delta del Po tocca Lido e Pellestrina».


TRAFFICO E SICUREZZA

Il problema è che l'itinerario nelle due isole tocca centri abitati creando problemi al traffico e alla sicurezza delle persone. Il cicloturismo va pensato per il bene dei residenti, favorendo il noleggio in loco da parte di privati e mettendo regole. A questo scopo il Comune ha stanziato 1.800 euro per sistemare la ciclabile. «Si vuole salvaguardare il territorio sensibile ha affermato Roberto Di Bussolo, responsabile settore Mobilità Sostenibile del Comune - Stiamo completando la fase progettuale ed effettuando un monitoraggio dettagliato per avere numeri certi sulla quantità di biciclette che arrivano nelle due isole. È da escludere cicloturisti in Gran Viale, ad esempio, per non avere bici sui marciapiedi. Lo forzo è quello di individuare percorsi per spostare residenti e turisti senza pericoli».


«L'attuale itinerario è fatto senza tener conto della conformazione del territorio ha detto il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, Emilio Guberti L'arrivo di migliaia di biciclette nei fine settimana causa disagi e pericoli. Va trovata un'alternativa ai Murazzi». 
Alessandro Scarpa Marta ha sottolineato come «la cartellonistica sia sbagliata e si manda la gente nell'oasi di Ca' Roman, che va tutelata, facendola passare per strade strettissime dove camminano mamme con passeggini. È necessario pensare a un percorso diverso, evitando il centro. Il problema c'è anche se si arriva a Pellestrina da Chioggia: il traghetto può portare solo dieci biciclette alla volta e si formano lunghissime file di bici in attesa». 
Cecilia Tonon pensa al numero chiuso per le biciclette nei fine settimana a Pellestrina, mentre Giovanni Giusto chiede la rimozione della cartellonistica sia al Lido che a Pellestrina. «È necessario ritrovarsi a settembre ha concluso la presidente della IV commissione Deborah Onisto -, magari con una convocazione sul posto, per toccare con mano la situazione insieme alla Regione e Veneto strade e trovare soluzioni con un tavolo di lavoro».

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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