CHIOGGIA - Tecnici specializzati hanno già dato corso all'accurato prelievo dell'eternit distaccatosi dal fatiscente tetto degli antichi magazzini del sale, investiti dal tornado di giovedì.
IL RISCHIO
Com'è noto, l'eternit diventa cancerogeno solamente per inalazione. La tromba d'aria ha divelto pannelli di cemento-amianto anche dalla copertura di un capannone industriale tuttora inutilizzato. I pezzi sollevati dal turbine sarebbero finiti tutti in laguna. È pertanto altamente improbabile che possano essere recuperati. «Saputo del distacco dei pannelli dal tetto dei magazzini riferisce il sindaco Armelao ho tempestivamente avvisato i responsabili dei Lavori pubblici, affinché fossero attivate al più presto le procedure urgenti per il recupero dell'eternit». La disseminazione dei frantumi di materiale cancerogeno sollevati dal tetto dei Magazzini del Sale ha riportato d'attualità le inaccettabili condizioni in cui l'immobile, appartenente allo Stato, versa ormai da troppo tempo. Anche se il Demanio provvederà presto alla definitiva messa in sicurezza del sito, il futuro dell'edificio rimane a dir poco incerto. «Tecnici comunali e demaniali aggiunge il Sindaco - si sono già incontrati per accelerare la bonifica. Si tratta di rivalutare l'edificio. I magazzini costituiscono un pezzo di storia importante per Chioggia, tanto più adesso che sta per aderire alla Carta europea delle città del sale». La consigliera di Obbiettivo Chioggia Alessandra Penzo, residente proprio ai Saloni, avverte: «I Magazzini potranno essere restaurati e valorizzati solamente a patto che il Comune ne stabilisca una nuova destinazione d'uso. Meriterebbero d'essere destinati al commercio e ai pubblici esercizi. Da scartare la loro conferma come sito adatto alle attività produttive. L'immobile, in virtù della nuova destinazione, potrebbe essere finalmente acquistato da imprenditori lungimiranti». Barbara Penzo, del Pd, ritiene invece che l'immobile, adeguatamente ristrutturato, potrebbe accogliere: una biblioteca, aule, spazi per start-up avviate da giovani. Entrambe concordano comunque sul fatto che l'Amministrazione dovrebbe sostenere la realizzazione del nuovo ponte sul canale.