CHIOGGIA - L'hanno trovato nella sua abitazione, un appartamento delle "case Piperno", a Sottomarina: Antonello Chiereghin, 62 anni, era morto da qualche giorno. Qualcuno, forse la sorella Lidia, forse qualcun altro, aveva cercato di mettersi in contatto con lui e, non ricevendo risposta, aveva avvertito i soccorsi. Il personale del Suem ha trovato la porta chiusa e i vigili del fuoco hanno posato una scala per poter entrare dalla finestra. Sul posto anche i carabinieri. L'epilogo è stato quello più tragico: la constatazione di una morte in solitudine. Non si tratta né della prima, né dell'ultima di questo genere, ma quattro persone morte, da sole, nella loro abitazione, nell'arco di un mese, sono una sequenza che non può essere ignorata.
L'ASSESSORE
Un elemento, quello della "solitudine" che sembra accomunare tutte queste persone diverse per età, comportamenti, abitudini e partecipazione alla vita cittadina. «Sono rimasto anch'io colpito da questa serie di scomparse dice l'assessore alla Politiche sociali, Sandro Marangon non credo, però, si possa parlare di una nuova "emergenza" sociale, legata alla solitudine, piuttosto mi sembrano situazioni individuali che si riflettono nei comportamenti personali. Non possiamo conoscere tutti i casi di disagio e meno ancora tutte le situazioni di questo genere che possono sfociare in esiti negativi per la salute. Mi sento di dire, però, che chi conosce situazioni a rischio si può tranquillamente rivolgere ai servizi sociali che possono offrire aiuto o assistenza in molti modi. E anche un'occhiata in più, rivolta al vicino di casa, può servire».