Chioggia, in arrivo il nuovo Centro di procreazione assistita: «Sarà possibile anche la fecondazione in vitro»

Sabato 5 Novembre 2022 di Diego Degan
Chioggia, in arrivo il Centro di procreazione medicalmente assistita: «Sarà possibile anche la fecondazione in vitro»

CHIOGGIA - Saranno completati entro maggio 2023 i lavori, già iniziati, per la costruzione del nuovo Centro di procreazione medicalmente assistita e del nuovo blocco-parto all'ospedale di Chioggia.

Lo ha annunciato, ieri, il direttore generale dell'Ulss 3, Edgardo Contato, nel fare il punto degli interventi previsti per il potenziamento dell'ospedale di Chioggia che rappresenta per la stessa Ulss 3 «una struttura strategica, anche in considerazione del notevole aumento di popolazione che si riscontra, ogni anno, con la stagione balneare», ma che è anche una struttura indispensabile per la tutela della salute, così come richiede la Costituzione, «e senza salute non c'è sviluppo e non c'è ricchezza».

AVANGUARDIA

Tra gli interventi previsti sull'ospedale, questo relativo alla Pma è, senza dubbio, un fiore all'occhiello, sia per l'impatto sulla vita sociale (in Italia, ogni anno, nascono 16mila bambini da fecondazione artificiale) di un territorio ben più vasto di quello rinchiuso nei confini dell'Ulss, sia per il valore tecnologico e scientifico che esso racchiude. La sua entrata in attività, infatti, è prevista entro il 2023 e quei mesi che passeranno tra il completamento delle opere edilizie e l'attivazione del servizio, sono legati alla necessità di installarvi strumentazioni e laboratori di altissimo livello, oltre che a quella di formare personale preparato all'uso di queste strumentazione e con competenze specialistiche. «Sarà possibile offrire alle coppie di quest'area - spiega il professor Amerigo Vitagliano, dell'équipe di Ostetricia e Ginecologia di Chioggia - sia la fecondazione assistita di primo livello, sia quella di secondo livello, la cosiddetta Fivet, la fecondazione in vitro. Saremo centro di riferimento anche oltre i confini dell'Ulss 3 per questa pratica sanitaria, che ponendosi come concreta ed efficace assistenza al desiderio di genitorialità, può contribuire a contenere la marcata tendenza alla denatalità che si registra ovunque nelle nostre città». Contemporaneamente al centro per la Pma, all'ospedale di Chioggia si realizza l'intero nuovo Blocco Parto: i lavori si estenderanno su una superficie di 430 metri quadrati, di cui 315 per il nuovo gruppo parto e 115 per la Pma. «Anche questo cantiere, che arricchisce l'Ospedale con un servizio di eccellenza - sottolinea il Direttore Generale Edgardo Contato - si inserisce nella vasta rete di interventi e investimenti che, su impulso della Regione Veneto, stanno trasformando il presidio di Sottomarina. Negli ultimi anni, in queste stesse settimane, e nei prossimi 6/7 mesi, anche nel solco del Pnrr, qui si riversano investimenti e attenzioni che credo la comunità chioggiotta non abbia mai conosciuto, e che porterà anche qui, tra l'altro, alla realizzazione dell'ospedale di Comunita e della nuova Casa di Comunità, nuovi poli di riferimento per la sanità territoriale».

Tra le prossime realizzazioni, infatti, ci sono anche l'ospedale di Comunità, da 20 posti letto (attualmente ne esiste una versione ridotta a 12 posti), la Casa di comunità (punto di riferimento per l'erogazione di servizi, dalle cure primarie, all'assistenza di prossimità, alle cure specialistiche, soprattutto, per chi soffre di patologie croniche) e l'hospice da 5 posti letto: tutti servizi previsti dalle schede regionali, la cui attivazione era stata sollecitata, la scorsa primavera, anche dalle organizzazioni sindacali. Una casa di comunità sarà realizzata anche a Cavarzere. Nuovi spazi saranno assegnati anche agli ambulatori di oculistica, dermatologia e chirurgia maxillo facciale. Sempre all'ospedale di Chioggia sono in corso interventi di adeguamento antisismico e anti-incendio. L'impegno economico per i cantieri attualmente aperti supera i 14 milioni di euro.

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