«Chioggia, la Cinecittà della laguna», la proposta di una sua film commission per promuovere il turismo

Dopo il successo della serie Netflix Odio il Natale, in corso le riprese della seconda stagione

Domenica 5 Marzo 2023 di Diego Degan
«Chioggia, la Cinecittà della laguna», la proposta di una sua film commission per promuovere il turismo

CHIOGGIA - «Jesolo ha una sua film commission: perché non può averla anche Chioggia?». La domanda, retorica, ovviamente, l'hanno posta la consigliera regionale Erika Baldin, e il consigliere comunale Daniele Stecco, entrambi Cinquestelle ed entrambi chioggiotti. Una domanda alla quale il sindaco, Mauro Armelao, aveva già dato, tempo fa, una risposta informale negativa («Come Comune abbiamo già aderito alla Veneto Film Commission») nonostante la quale i due consiglieri insistono, presentando due mozioni identiche nei rispettivi organismi di competenza, specificando che potrebbe trattarsi di uno "sportello" della struttura regionale, come succede, appunto, a Jesolo, storica "rivale" turistica di Chioggia. E poiché anche il cinema può essere una forma di promozione del turismo, sull'onda della seconda serie di "Odio il Natale", le cui riprese sono in corso a Chioggia, la proposta dei pentastellati assume una certa rilevanza nel dibattito politico.

Ma questa è solo una delle questioni che riguardano la Città che la Baldin ha sollevato, nel suo ruolo di consigliere regionale, e di cui, ieri, ha svolto una relazione "di metà mandato", assieme a Stecco che, in diverse occasioni, le ha fatto da sponda in consiglio comunale.

IL BILANCIO

Tre risoluzioni, 16 mozioni, 43 interrogazioni a risposta immediata e 15 a risposta scritta come prima firmataria e altre decine di atti analoghi presentati con altri consiglieri regionali, rappresentano il "curriculum" della Baldin in questi due anni e mezzo ma, soprattutto, il suo lavoro è evidenziato da sei progetti di legge di cui è prima firmataria (più altri 5 presentati insieme ai colleghi) che riguardano l'istituzione del registro degli Operatori socio sanitari, dello psicologo scolastico, la riforma di cda delle Ater con l'ingresso dei rappresentanti dei Comuni e degli inquilini, la gestione dei rifiuti spiaggiati, la vendita di prodotti sfusi e alla spina, le liste d'attesa nella sanità. Tutte tematiche che hanno riflessi importanti anche sulla realtà di Chioggia, alcuni evidenti (ad esempio, la previsione di maggiori contributi regionali per i rifiuti spiaggiati ai comuni con litorali ampi e con foci di fiumi, terrebbe conto proprio della specificità di Chioggia), altri intuibili (le criticità nella disponibilità di alloggi popolari, la dispersione e l'abbandono scolastico, le liste d'attesa nelle strutture sanitarie) altri ancora utili dal punto di vista ambientale, come i prodotti alla spina («idea apprezzata anche da consiglieri dela maggioranza», ha detto la Baldin) ma tutti "condizionati" dalla disponibilità della maggioranza regionale a dare un via libera alle proposte dell'opposizione. Analogo "l'ostacolo" riscontrato da Stecco a livello comunale dove alcune operazioni impostate dalla precedente giunta Ferro non hanno trovato continuità («per le isle ecologiche a scomparsa sotterranea c'era un bando ministeriale che l'amministrazione ha "saltato"»), mentre altri temi (Gpl, Forte san Felice, ztl) sono impantanati da tempo.

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