CHIOGGIA - Incastrato nella buca dell'elevatore, mentre la pedana, sopra di lui, scendeva lentamente, schiacciandolo contro il suolo. Un'esperienza da film dell'orrore quella vissuta, nel primo pomeriggio di ieri, da un quarantenne polesano che stava effettuando la manutenzione di una pedana elevatrice in un palazzo del centro storico.
L'INCIDENTE
La pedana in questione, una sorta di montascale, si trova all'interno di un palazzo di calle san Giacomo. Uno di quei palazzi storici dove non si possono installare ascensori veri e propri, ma dove la pedana era indispensabile perché, in quell'edifico, ha sede un centro fisioterapico che presta cure e terapie a utenti non proprio agili e gli ambulatori si trovano al primo piano. Ad un certo punto il 40enne si era calato nel pozzetto sottostante la pedana, per verificarne le condizioni e controllare la parte inferiore della stessa pedana e i meccanismi di scorrimento. La pedana si trovava sopra di lui e avrebbe dovuto essere bloccata da qualche tipo di freno. Invece, mentre l'uomo era nella buca, la pedana ha cominciato ad abbassarsi, lentamente ma inesorabilmente e lui, pur rendendosi conto del pericolo, non aveva lo spazio per uscire dalla buca. Fino a che punto la pedana si sarebbe abbassata? Non lo poteva sapere, ma neppure poteva sperare che si fermasse al classico centimetro dalla sua testa e che, nel frattempo, arrivassero gli aiuti.
L'ALLARME
L'operaio, comunque, è riuscito ad avvertire il collega che era con lui e che ha subito preso in mano i comandi per fermare la discesa della piattaforma e ha chiamato i soccorsi. Difficile dire quanta pressione il 40enne abbia dovuto sopportare prima di essere liberato definitivamente dal pericolo dall'intervento dei pompieri: quello che è certo è che, pur dolorante e spaventato, riusciva a reggersi in piedi. Tuttavia, a scanso di qualsiasi possibile trauma ritardato o possibili scossoni legati al trasporto su gomma, l'uomo è stato trasportato in elicottero all'ospedale dell'Angelo e qui posto sotto osservazione per accertare eventuali lesioni. Allo Spisal ora il compito di capire come mai la piattaforma elevatrice si sia mossa dalla posizione di sicurezza in cui doveva essere.