CHIOGGIA - Cinque anni fa gli agenti del commissariato di Chioggia erano stati chiamati dai residenti della zona di via della Casa Comunale perché Denis Pugiotto - 50 anni, un passato noto ai tribunali e alle forze dell'ordine - aveva lanciato un coltello da cuina dalla finestra di casa sua.
Ne era nata un'Cinquantenne insulta i poliziotti: «Sbarbato di m... ti taglio la gola». Ma il giudice lo assolve, non è reato. Imputazioni da cui però Pugiotto, difeso dall'avvocato penalista Federico Tibaldo, è stato assolto con la motivazione del fatto non costituisce reato.
Nel capo d'imputazione sono raccontati i fatti di quel 3 novembre 2017: il chioggiotto si era rivolto ai quattro agenti del commissariato di polizia arrivati sotto casa sua, con frasi dal tenore deciso: «lasciatemi stare altrimenti ve copo de botte», «sbarbato di m... ti taglio la gola», «se non vi allontanate mi taglio le vene» fino a suggerire a uno dei poliziotti un uso improprio (e dallo sfondo a luci rosse) del manganello che l'agente stava tenendo in mano.
Tutte frasi verbalizzate e finite a fare da portante all'indagine ma che dal giudice del tribunale monocratico di Venezia non sono state ritenute un reato. Il perché dovranno dirlo le motivazioni che il giudice scriverà nelle prossime settimane. Più facile e immediato, invece, spiegare come mai Pugiotto sia stato assolto in aula anche dall'accusa di getto pericoloso di cose (il coltello): l'accusa è caduta in prescrizione.
Un nome noto, quello di Denis Pugiotto: nel suo passato una serie di condanne legate ai furti di biciclette elettriche e di merce dei supermercati; un'altra per aver incendiato un furgone ma anche calci, pugni e sberle date ai carabinieri che volevano sottoporlo all'alcoltest. Nel 2000 era rimasto vittima di un grave incidente nella zona del mercato ittico di Chioggia ed era stato salvato dai medici dell'ospedale di Padova.