Chioggia, le crociere raddoppiano: quest'anno attese in porto 35 navi

Mercoledì 15 Marzo 2023 di Diego Degan
Nave da crociera (archivio)

CHIOGGIA - Sarà la Viking Sea, domani mattina, ad attraccare al porto dei Saloni e ad inaugurare la seconda stagione crocieristica a Chioggia. Ma, questa volta, il calendario sarà molto più fitto: da marzo a ottobre, infatti, gli ormeggi delle navi da crociera a Chioggia saranno ben 35, distribuiti tra 11 navi, di 4 compagnie, che "toccheranno" più volte la città, portandovi ben 55mila passeggeri, dei quali il 97% in modalità home port, ovvero con partenza o arrivo proprio a Chioggia.

L'anno scorso gli ormeggi erano stati 13, i passeggeri 17mila e l'home port valeva l'85%. Bastano questi numeri a rendere l'idea della crescita di questo particolare settore turistico che è stata favorita, va detto, da una serie di circostanze, la prima delle quali, lo stop alle "grandi navi" a Venezia e, in secondo luogo, la "riscoperta" di Chioggia da parte di alcuni organi di informazione internazionali, principalmente il New York Times.

DESTINAZIONE
«Già nel programma elettorale e prima ancora di formare la giunta rivendica il sindaco, Mauro Armelao avevo aderito all'idea di fare di Chioggia una destinazione crocieristica». L'esperienza del 2022 (anno in cui il presidente dell'Autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, è diventato commissario alle crociere "in corsa") è andato bene e, oggi, si riparte non solo ricalcandone le orme ma anche mettendo a punto un vero e proprio progetto, "Destinazione Chioggia", con l'ambizione di rendere stabile l'attività crocieristica in città, inquadrata in un ambito di sostenibilità ambientale economica e sociale.

IL PROGETTO
«Abbiamo affidato a un'azienda specializzata spiega Di Blasio - la realizzazione di un percorso di accompagnamento alla creazione della destinazione che, partendo dai trend globali di come si fa turismo oggi, dovrà coinvolgere attivamente gli stakeholder locali nello sviluppo di un turismo attento alla comunità locale, lavorando sia sulla qualità dell'accoglienza sia sull'armonizzazione dei tempi del turismo con quelli della città». Una scelta resa possibile anche dalla "qualità" del turismo crocieristico indirizzato a Chioggia. I passeggeri provengono, in grandissima parte, da Stati Uniti, Canada e Australia e, spiega Fabrizio Spagna, presidente di Venezia Terminal Passeggeri, «la quasi totalità delle navi da crociera che arriveranno a Chioggia quest'anno rientrano nel segmento del turismo di lusso e faranno scalo in modalità homeport, prevedendo una sosta di due o tre giorni con escursioni non solo a Venezia, ma anche nell'area di Chioggia e su tutto il territorio regionale. Si tratta dunque di una scelta ben precisa che intende puntare su un turismo di qualità compatibile con le esigenze della città e dei suoi abitanti». Se il passeggero medio, nei luoghi di permanenza, spende (prendendo in considerazione tutti i Paesi del mondo e tutti i tipi di navi) circa 700 euro settimanali, considerando il segmento luxury, destinato a Chioggia, si arriva anche a 1400 euro, ovvero tra i 500 e i 700 euro per soste di 2-3 giorni. Moltiplicando questa cifra per il numero previsto di visitatori (40mila su 55mila, perché non tutti scendono sempre a terra) si può calcolare un volume di quasi due milioni e mezzo di euro che "entreranno" in città, nel 2023. A questo va, poi, aggiunto l'indotto sui servizi: le navi hanno sempre bisogno di acqua potabile, di rifornire le cucine con cibo fresco, di servizi di movimentazione delle merci

INCOGNITA TRASPORTI
I passeggeri hanno bisogno di corriere (da 20 a 30 per ogni nave) e taxi per andare a Venezia o anche all'aeroporto per rientrare in patria o altrove e, a Chioggia, questi mezzi, per ora, non ci sono, ma qualcuno potrebbe attrezzarsi. E, da indagini di mercato compiute tra i passeggeri, neppure l'idea dei droni-elicottero dispiace. «Qualcuno ha chiesto dice Armelao di volare sopra le Dolomiti». Ovviamente non è ancora il momento. Per altri aspetti, l'amministrazione è al lavoro per accogliere i crocieristi. «Abbiamo chiesto al ministero di rafforzare l'organico della polizia di frontiera al porto dei Saloni dice il sindaco gli attuali due agenti sono pochi e, cercheremo di far coincidere, per quanto possibile, il calendario delle manifestazioni, in fase di preparazione con le associazioni, con gli scali delle navi».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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