CHIOGGIA - Ore 14.29 cancellato; 15.29 cancellato; 17.35 cancellato. Questo era il tabellone delle partenze dei treni della linea Chioggia-Rovigo, dalla stazione di Chioggia, venerdì pomeriggio. E alla stazione di Rovigo, le corse delle 13.09, 14.09 e 17.15, dirette a Chioggia, riportavano, ugualmente, la scritta “cancellato”, senza altre indicazioni. Insomma, un intero pomeriggio senza treni e senza corse automobilistiche sostitutive che ha, non solo causato disagio, ma anche sconforto tra gli utenti.
TRENI SCOMPARSI
«Ormai non mi chiedo più perché», commentava qualcuno di loro a fronte della mancanza di spiegazioni.
CAMBIO DI GESTIONE
Non sono questi, come noto, i primi disagi riscontrati sulla linea Chioggia-Rovigo, ma la loro estensione temporale e il passaggio di gestione in corso, da Sistemi Territoriali a Trenitalia, e con l’incognita del ricorso presentato da Arriva Rail al Tar del Veneto (contro l’assegnazione del servizio a Trenitalia) che potrebbe dare origine a un lungo contenzioso, fanno sorgere, tra gli stessi utenti del servizio, la sensazione che Sistemi territoriali stia, sostanzialmente, “disarmando” una gestione che, ormai, non interessa più, dato che sembra, comunque, destinata a passare in mano a un’altra azienda. E ciò fa pensare che anche la sollecitazione della consigliera regionale Erika Baldin (M5S) per il ripristino, quest’estate, del “treno del mare” (dal padovano e dal vicentino verso le spiagge) da parte di Sistemi territoriali, per lasciare almeno un “buon ricordo” dopo i tanti disservizi di questi anni, sia destinata a cadere nel vuoto. Sempre sul fronte dell’opposizione, un altro consigliere regionale chioggiotto, Jonatan Montanariello (Pd), ha raccolto la segnalazione del genitore di Sant’Anna e criticato, ancora un volta, la Regione che «dopo essere stata incapace di gestire il servizio (Sistemi territoriali è una società regionale, ndr), si è dimostrata pure incapace di affidarlo a mani migliori.
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