VENEZIA - Achille Lauro in abito da sposa, a fianco del produttore Boss Doms, in gondola lungo i canali.
IL REALITY THRILLER
Con una Venezia notturna, un primo piano girato con drone dei “Do Mori” della Torre dell’Orologio di Piazza San Marco, per proseguire poi con le Procuratie invase dall’acqua alta, ha inizio la seconda edizione del “reality thriller” in onda dallo scorso venerdì su Amazon Prime (sono state caricate le prime tre puntate), assai promosso dal colosso statunitense. “Celebrity Hunted 2” infatti, affidato nella produzione a Endemol Shyne Italy, è un format che vede sette vip impegnati in una fuga: da soli come nel caso di Accorsi (sono circolate voci di un compenso principesco), Vanessa Incontrada e Diletta Leotta, o in coppia come Achille Lauro il suo produttore Boss Doms, e le due star della musica italiana Elodie e la più “indie” Miss Keta.
A inseguirli, guidati da un quartier generale romano, esperti di sicurezza, investigatori e profiler, qualcuno proveniente dalle forze dell’ordine: ne emerge un mix, non sempre entusiasmante, tra una puntata di C.S.I o Criminal Minds, e un talent nostrano di prima serata. A ciascun vip sono concessi solo una carta di credito prepagata e un telefono di prima generazione, che non permetta tracciamenti di posizione. I primi passi a Venezia, dove è stata ambientata la prima puntata, già dovevano essere programmati dagli interessati. Si susseguono corse lungo campi e calli, con le accennate trasformazioni con l’apporto di artigiani e sarti locali: dell’atelier di Stefano Nicolao, ad esempio, l’abito da sposa di Achille Lauro. Nel finale della puntata, l’intero cast varcherà il ponte della Libertà verso la terraferma e non mancheranno sorprese con ospiti quali Zucchero e Renzo Rosso. Curioso il villaggio indiano Dakota in chiave nazionale che accoglierà Achille Lauro e Boss Doms.
UN SUCCESSO
Nei prossimi giorni saranno caricate le ultime tre puntate. La produzione di “Celebrity Hunted 2” è stata nei mesi scorsi in piena zona rossa (con mascherine) ben accolta a Venezia: quella televisiva e soprattutto cinematografica, infatti, è risultata fra le poche realtà a “portare lavoro” in laguna, in assenza di turismo. Coinvolti non pochi trasportatori, gondolieri, taxisti, alberghi e strutture ricettive, e troupe varia.