Attacco hacker al sito del Comune: cancellate 43mila pratiche di Edilizia Privata

Venerdì 4 Gennaio 2019 di Diego Degan
Attacco hacker al sito del Comune: cancellate 43mila pratiche di Edilizia Privata
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CAVARZERE - Progetti presentati, richieste di autorizzazione, segnalazioni di inizio attività, documentazioni sull'evoluzione storica dei luoghi e dei relativi piani di recupero e delle lottizzazioni: tutto l'archivio storico dell'ufficio comunale Edilizia Privata è svanito nel cyberspazio, tra i meandri della Rete. Quarantatremila pratiche edilizie che si sono volatilizzate, dallo scorso maggio, quando i computer del municipio sono stati oggetto di un attacco informatico che ha mandato in tilt, in questi sette mesi, uno dei settori più delicati della pubblica amministrazione, rendendo lento e farraginoso il rilascio dei permessi di costruire e di tutte le pratiche edilizie.
 
Ora il Comune corre ai ripari e incarica una ditta specializzata di recuperare quanto possibile di quei dati che, per più della metà (26mila pratiche), sono ancora dispersi in Internet.

ATTACCO
E' stata una brutta giornata quella dell'8 maggio 2018: tutti i computer del municipio si erano bloccati a causa di un virus che, come evidenzia la relazione tecnica della ditta che gestisce il sistema informatico comunale, «ha colpito il Ced (Centro elaborazione dati) e coinvolto il primo sistema di back up, denominato disaster recovery, rendendo necessario il ripristino dei dati dal secondo back up, rappresentato da una unità a nastro magnetico, tramite le copie off line».

Un guaio, quindi, ma nulla che non potesse essere rimediato con un po' di lavoro. Il sistema informatico del Comune, infatti, ha due livelli di back up (ovvero due copie di sicurezza del contenuto dei computer). Il primo livello è stato distrutto dal virus ma il secondo, essendo off line, ovvero scollegato dal sistema, non era stato colpito e, dunque, conteneva tutti i dati necessari al ripristino dell'archivio. Non proprio tutti, però. Infatti proprio la parte relativa al cosiddetto Gpe (gestione pratiche edilizie) non era stata oggetto di back up «presumibilmente recita una determina che riporta la storia del disastro per la mancata segnalazione di quest'ultima all'amministrazione del sistema, e per la denominazione dichiarata poco intuitiva della directory». 

BUCOInsomma, il Comune e la ditta informatica non si erano capiti ed era rimasto un buco nei dati da salvaguardare tramite back up. E, a causa di questa incomprensione, ben 43mila pratiche edilizie erano svanite. Nei mesi seguenti il lavoro d'ufficio è andato, ovviamente, a rilento e la collaborazione dei professionisti (che dispongono di una parte dei dati delle rispettive pratiche) ha consentito di completare molto di quel poco che è stato evaso dall'Edilizia Privata.

Inoltre il lavoro della ditta di assistenza informatica e di un dipendente comunale incaricato proprio del recupero dati, ha permesso di rimettere in archivio, rispettivamente, 13mila e 4mila pratiche, tratte dal cartaceo e da qualche supporto esterno. Ne restano, però, da recuperare altre 26mila e, in questi giorni, il Comune ha conferito formalmente, sempre alla stessa ditta, l'incarico di completare il lavoro di recupero, per un compenso di poco più di cinquemila euro. Resta solo da capire quanto tempo sarà necessario.
Ultimo aggiornamento: 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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