Rachele e Anna, due giovani donne venete nominate Cavaliere della Repubblica

Lunedì 29 Novembre 2021
Rachele Spolaor

ROMA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato questa mattina, 29 novembre, al Quirinale le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per gli anni 2020 e 2021, conferite «motu proprio», a cittadini distintisi per senso civico e solidarietà, superamento delle barriere, tutela della salute, cooperazione internazionale, atti di eroismo, cultura dell'inclusione, diritti dell'infanzia, imprenditoria etica, legalità e coesione sociale e impegno su temi di rilevanza sociale. La cerimonia, aperta con l'intervento del Capo dello Stato, è stata condotta da Eleonora Daniele. Tra i Cavalieri dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana anche due giovani donne venete.

Rachele Spolaor, 25 anni

Rachele Spolaor, 25 anni di Mestre. La motivazione è la seguente: «Per il coraggio e l'altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuta in soccorso di un uomo che si era gettato sui binari della stazione di Mestre» Laureata all'Accademia di Belle Arti di Venezia, lavora come grafica in un'azienda del trevigiano. Il 10 dicembre scorso, mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Mestre-Ospedale, di rientro dal lavoro, ha visto un uomo lanciarsi sui binari ed è intervenuta in suo soccorso. Nonostante l'imminente sopraggiungere di un treno, lo ha raggiunto sui binari cercando di farlo risalire sulla banchina. Il macchinista della locomotiva ha tirato il freno a mano per limitare l'impatto. Rachele ha riportato la frattura della tibia e l'uomo, un 35enne di origine rumena, gravi traumi alla testa e alla schiena ma non è in pericolo di vita. Così ha commentato Rachele: «Ho agito d'istinto, mi sentivo responsabile di quella vita.

Non ho guardato se nel frattempo stesse arrivando il treno. Non ho pensato a nulla, ho semplicemente fatto quello che avrebbe fatto chiunque».

Anna Fiscale, 32 anni

Anna Fiscale, 32 anni, di Verona. La motivazione: «Per il suo appassionato contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico» Dopo diverse esperienze nella cooperazione internazionale, tornata a Verona poco più che ventenne, sviluppa un progetto che, grazie a un piccolo contributo di alcune fondazioni del territorio, la porterà alla creazione, nel 2013, dellacooperativa sociale Quid Onlus  che presiede. La cooperativa ha un doppio obiettivo: riciclare stoffe in eccesso, provenienti da rimanenze di grandi marchi; dare lavoro a donne svantaggiate e in generale persone con fragilità. Il principio base è trasformare «le vulnerabilità in valore aggiunto». Grazie ai brand partner che forniscono le eccedenze, dai laboratori escono collezioni di alta qualità e a prezzi democratici. Impiega circa 100 lavoratori di molte nazionalità (per l'80% donne provenienti da categorie socialmente svantaggiate). Distribuisce le proprie collezioni in un centinaio di negozi multibrand, online e in alcuni negozi Quid. Ha spiegato Ludovico Mantoan, amministratore delegato e cofondatore di Quid: «La sfida della cooperativa è trasformare i limiti di persone nate in luoghi svantaggiati, o reduci da esperienze dolorose, nella nostra più importante risorsa aziendale. L'impresa sociale non è un'esibizione di carità, ma la conferma che anteporre la persona al profitto oggi può generare un valore nuovo».

Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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