Via vai sospetto in quell'ex negozio: chiusa una casa del sesso e denunciate due cinesi

Domenica 22 Dicembre 2019 di Davide Tamiello
DUE CAMERE Una delle due stanze ricavate all’interno dell’ex negozio
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MARGHERA - Gli annunci sui siti di incontri lasciavano poco spazio all’immaginazione. Sul fatto che quella di via Radaelli 22 fosse una casa per appuntamenti, insomma, non c’era il minimo dubbio: i lanci pubblicitari dell’attività, infatti, lanciavano messaggi decisamente espliciti, con descrizione accurate delle performance messe a disposizione dalle ragazze. La polizia locale, dopo mesi di indagine, ha chiuso e sequestrato questo postribolo improvvisato a gestione cinese, ricavato da un ex negozio al piano terra di questa laterale di via Fratelli Bandiera. Il locale, di circa 30 metri quadrati, era stato diviso in due camere (dove esercitavano due 35enni appunto cinesi) e un bagno.
LE SEGNALAZIONI
Le prime segnalazioni, ad agosto, erano arrivate, come spesso accade in questi casi, dai cittadini, infastiditi da quel continuo viavai di clienti a qualunque ora del giorno (ma soprattutto della notte). Gli uomini arrivavano davanti al negozio e venivano ricevuti dalle due donne. Poi, però, le due ragazze, temendo di essere scoperte, per un po’ avevano sospeso l’attività trasferendosi altrove. Da qualche giorno, però, erano tornate al lavoro sempre lì. A quel punto, venerdì pomeriggio poco dopo le 16, gli agenti della polizia locale hanno deciso di intervenire. È bastato appostarsi nelle vicinanze per vedere le due donne ricevere, nell’arco di una mezz’ora, tre clienti. Avendo tutti gli elementi utili a disposizione è scattata la procedura: i vigili hanno fatto irruzione e sequestrato l’immobile. Le due donne non avevano documenti di riconoscimento e non erano in possesso delle chiavi di casa, in modo da non potersi allontanare contemporaneamente, e fornire un servizio h24.
Per loro non scatteranno denunce, anche se dovranno con ogni probabilità rendere conto del fatto di essere in Italia senza permesso di soggiorno. A finire nei guai, invece, l’uomo che aveva stipulato il contratto d’affitto per loro. Lui, connazionale delle due prostitute, è stato denunciato per i reati di favoreggiamento della prostituzione. Dovrà essere accertato, in seguito, se l’uomo dall’attività traesse anche un qualche guadagno. In questo caso, si configurerebbe anche il reato di sfruttamento della prostituzione.
MERCATO SATURO
La presenza dei cinesi nel mercato della prostituzione a Marghera, in via Fratelli Bandiera, è una novità. Certo, non era esattamente su strada, altrimenti la cosa non sarebbe stata presa alla leggera dalle altre etnie che presidiano il marciapiede di tutta la via. Un buon 80% della strada è occupato dalle bulgare, una piccola parte è ancora in mano alle nigeriane e, infine, l’ultimo tratto verso Malcontenta, è riservato alle transessuali sudamericane. Una zona appetibile, quella, proprio per via della forte domanda. Anche per evitare il rischio di eventuali scontri territoriali, evidentemente, il cinese aveva scelto la formula più casalinga del bordello.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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