Polemiche sul sindaco Cereser e il filmato in cui garantiva sulla gestione della Casa di riposo finita nella bufera Video

Lunedì 20 Marzo 2023 di Davide De Bortoli
Andrea Cereser

SAN DONÀ - Bufera sul sindaco Andrea Cereser per la vicenda della casa di riposto Monumento ai caduti.

I familiari degli ospiti, che gli scorsi anni avevano segnalato i problemi, ieri hanno ripescato un video circolato sui social risalente al 18 giugno 2018, ossia nel periodo in cui era sotto i riflettori l'operazione pubblico-privata che passava la gestione della struttura da Ipab a Isvo.

«Trovo inaccettabile che si continui a speculare in queste ore sulla casa di riposo - spiegava il sindaco nel filmato - stiamo parlando di ospiti, di famiglie, di posti di lavoro. L'operazione che abbiamo costruito mette insieme il settore "pubblico" con il "privato". Il "pubblico" mantiene un'azione di controllo, e lo scopo è quello non solo di mantenere i posti di lavoro ma di crearne di nuovi e migliorare la qualità dei servizi. Di tutto questo siamo fieri».

RECORD
Un filmato di 25 secondi, che ieri è balzato al primo posto della pagina Facebook di Cereser con oltre tremila visualizzazioni, in cui il sindaco rispondeva alle critiche sull'operazione rivolte da una parte della cittadinanza e soprattutto dalla minoranza, una battaglia allora portata avanti dall'ex consigliera comunale Anna Maria Babbo. E uno dei commenti postati allora da Martina Alessandra a distanza di 5 anni suona dolorosamente profetico: «Mi permetta di dirle che la situazione della casa di riposo è alquanto preoccupante - scriveva Martina - mia nonna è ricoverata lì da un anno e mezzo e la situazione è andata precipitando, tant'è che viene seguita da tre persone esterne che si alternano quotidianamente, questi nonni non sempre sono seguiti adeguatamente, verrà finalmente un momento di tranquillità all'interno di questa struttura?».

LATITANZA
«Il controllo della parte pubblica ha latitato - il commento amaro di una donna che aveva la madre nel reparto viola - Stiamo condividendo il video, ma mi prende la tachicardia. Ho visto che qualcuno a distanza di anni sta commentando. Ho notato che c'è anche il cartello della campagna elettorale di allora. Si vergogni, io e alcuni del comitato dei familiari siamo andati di persona da lui nel 2021: gli abbiamo detto tutto quello che non funzionava. E oltre alla responsabilità del sindaco per non aver vigilato vogliamo che sia fatta piena luce sulle persone che hanno diretto o gestito la struttura in questi anni, le stesse che hanno ignorato ripetutamente le nostre segnalazioni. Il minimo sarebbe stato controllare, girare tra i reparti. Ricordo che sembrava chiedere un'udienza al Papa per essere ricevuti da uno degli ex direttori Radames Biondo, e quando esponevamo i problemi si alterava, alzava la voce: "Ma cosa venite a dirmi? Cosa credete che non controlliamo? Siete pazze". Questo era il suo modo elegante di rispondere».

AMAREZZA
«Non c'è stato alcun controllo - commenta un altro familiare - Sono molto amareggiato, mi chiedo in questi anni cosa abbiano mai fatto gli altri direttori e la gestitone. Nel 2017 nel modulo viola c'erano già dei problemi. A distanza di tempo mi rivedo e soffro ancora di più: quando mia mamma è entrata era tranquilla, poi nel giro di due-tre mesi era "drogata" la sera. Di giorno non potevano somministrarle calmanti quando c'eravamo noi familiari. C'erano anche oss e infermieri competenti e umani a cui affidavo mia mamma con serenità, ma dopo il luglio del 2018 molti di questi dipendenti hanno iniziato ad andarsene. Ho passato giornate a chiedere colloqui con la gestione e le risposte che mi davano erano inverosimili. Un dolore immenso. Chi avrebbe dovuto vigilare su questi oss che sono finiti nell'inchiesta? Se la Procura volesse sentirmi sono a disposizione. Non mi tiro indietro».
«Sa quante persone negli ultimi anni hanno affidato i loro familiari alla casa di riposo? precisa un'altra parente Non basta un consiglio comunale straordinario, serve un incontro pubblico al centro Da Vinci o in teatro. Anche la riunione fatta martedì scorso nella struttura, dopo che è stata avviata l'inchiesta, ha coinvolto solo i familiari che adesso hanno i loro parenti all'interno. E quelli degli scorsi anni non hanno diritto di essere ascoltati?».

Il VIDEO delle polemiche

Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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