Venezia, allarme caro bollette nelle case riposo: «Aumenti di 4mila euro, nonni a rischio residenza»

Martedì 20 Settembre 2022 di Paolo Guidone
Venezia, allarme caro-energia nelle case riposo: «Aumenti di 4mila euro, nonni a rischio residenza»

VENEZIA - Rette più care di almeno 300 euro al mese e rischio di fuga dalle residenze per anziani veneziane. A lanciare l'allarme sono anche Fp Cgil e lo Spi Cgil di Venezia, il sindacato dei pensionati che avverte come entro poche settimane le 30 residenze per anziani presenti nel territorio dell'Ulss 3 Serenissima potrebbero essere investite da uno tsunami dagli effetti incontrollabili che può essere limitato solo attraverso un intervento straordinario della Regione Veneto, che per ogni anziano ospitato in una casa di riposo attualmente eroga un contributo di 52 euro al giorno di quota sanitaria. «Siamo estremamente preoccupati di ciò che accadrà nelle prossime settimane a causa dell'aumento dei costi di gestione dovuti al caro energia sottolinea Daniele Giordano segretario generale Fp Cgil Venezia - perché l'aumento del consto delle rette andrà a pesare su famiglie che stanno già facendo grandi sacrifici per pagare le bollette». Da un'indagine effettuata dalla Cgil veneziana risulta che il costo medio annuo di una residenza per anziani oscilla tra i 18mila e i 29mila euro. «Costi già molto pesanti per le famiglie commenta Giordano che non possono in alcun modo essere aumentati di altri 4.000 euro con il rischio di costringerle ad altre scelte e di svuotare le residenze stesse».

Un analogo allarme era partito a fine agosto dagli amministratori delle case di riposo private, che hanno previsto aumenti medi delle rette pari a 400 euro mensili. A tutto ciò, secondo la Cgil veneziana, si somma la fuga dei lavoratori dalle strutture residenziali private. Le differenze retributive tra pubblico e privato, che la Fp Cgil stima in 300 euro lordi mensili, stanno infatti inducendo molti oss e infermieri a collocarsi nelle residenze pubbliche oppure in altri ambiti lavorativi. «Se vogliamo evitare la fuga del personale la Regione deve intervenire anche su questo aspetto spiega Giordano e stabilire che il costo del lavoro nelle residenze per anziani sia lo stesso nel pubblico e nel privato venendo regolato da un contratto unico di settore». Nel territorio dell'Ulss 3 Serenissima, dove la popolazione over 65 rappresenta il 25% del totale, sono presenti 30 residenze per anziani con 3.837 posti letto , di cui 9 pubbliche in grado di offrire 1.486 posti letto e con un tasso di occupazione pari all'81% e 21 strutture private che dispongono di 2.351 posti letto con un tasso di occupazione del 74%, mentre il piano regionale di zona prevede la realizzazione di ulteriori 1.030 posti letto accreditati e distribuiti su 10 nuove strutture residenziali per anziani, che saranno tutte gestite dal privato. Nel veneziano l'offerta privata risulta quindi prevalente rispetto a quella pubblica ed in futuro, avverte lo Spi Cgil, «sarà sempre più così». «Questo dimostra che in questo settore è in atto un forte investimento da parte di gruppi privati internazionali e locali osserva Giordano perché l'invecchiamento della popolazione porterà alla crescita del numero di persone non autosufficienti che avranno bisogno di un'assistenza sempre più sanitaria che sociale».
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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