Il titorale della Gardiplast: «L'acqua è arrivata alla gola: prezzi triplicati e ordini annullati»

Domenica 4 Settembre 2022
Alessandro Tosatto

SCORZÈ - Si stanno avvicinando nubi dense di preoccupazione sul futuro dell'azienda Gardiplast di Scorzé, che esegue stampaggi di materie plastiche per conto terzi. A raccontarlo è Alessandro Tosatto, amministratore unico dell'azienda: «Il problema delle bollette non è di oggi: era già comparso a settembre del 2021, quando siamo rientrati dalle ferie l'anno scorso e ci siamo trovati davanti a un primo aumento di gas ed energia, col passaggio da fisso a variabile».


LE CONTROMISURE
«Subito corsi ai ripari, tramite Confapi a dicembre siamo riusciti a firmare un contratto per coprire tutto il 2022 con costi discreti - continua l'imprenditore - Ora però la fine dell'anno si sta avvicinando, i contratti scadranno e il gestore ci ha già anticipato gli aumenti. Nel 2022 si parlava di spendere 210mila euro, con i contratti che ci stanno proponendo per il 2023 andremmo a spenderne 630mila, quindi tre volte tanto».


ORDINI ANNULLATI
Altri problemi si stanno sommando: «I clienti ci stanno posticipando o annullando ordini - fa presente l'amministratore dell'azienda di materie plastiche - Avremo meno commesse in produzione e stiamo verificando la possibilità di abbreviare il ciclo spegnendo le macchine al giovedì o venerdì, a seconda del carico di lavoro, pur restando sul ciclo di 24 ore. Altre azioni non possiamo farle, perché noi è già da tre anni che investiamo nei macchinari, come le presse a iniezione ibride di ultima generazione con consumi ridotti, acquistate approfittando degli incentivi di Regione e Stato. Abbiamo fatto un piano di rientro per gli acquisti quando il costo del gas era a 0,38 euro al metro cubo, a settembre 2021 lo abbiamo acceso a pieno regime col gas aumentato a 1 euro e pertanto abbiamo dovuto rivedere tutti i piani economici. Abbiamo attivato il ciclo da 24 ore 6 giorni su 7 per contenere i costi di accensione e spegnimento, condividendolo anche coi clienti, perché avevamo bisogno di commesse a medio e lungo termine, quindi con ordini programmati: per fortuna c'era stata una ripresa abbastanza sostenuta dopo il Covid, con una buona richiesta del mercato, che ci ha permesso di regolarizzare questa turnazione anche con un'ottima risposta da parte dei nostri 22 collaboratori».


PREZZI IN BILICO
Ora però Gardiplast sta ragionando se aumentare i prezzi, rendendosi però conto che i clienti sono in difficoltà. «Cosa chiediamo ai nostri rappresentanti politici? Da gennaio 2023 mi aumenta il costo dell'energia. Ora ho un margine dell'8%, da gennaio in poi vorrebbe dire mangiarlo tutto, che si può fare per qualche mese, ma poi basta».


TETTO AGLI AUMENTI
«Siamo già in ritardo - conclude l'imprenditore - Il prezzo doveva già essere calmierato, non possiamo trovarci adesso in queste condizioni. L'acqua sta arrivando alla gola, chi prima chi dopo ci troveremo tutti in difficoltà, noi siamo tra i più fortunati. Sembra che la piccola industria e la politica vivano in mondi diversi, separati: invece i politici, di ogni colore o schieramento, devono immergersi nelle problematiche delle aziende. Se noi piccoli imprenditori cediamo va giù tutto».

 

Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:44

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