VENEZIA - La Cgil e la Filcams Cgil di Venezia denunciano «le situazioni di irregolarità emerse per molte lavoratrici e lavoratori durante il Carnevale». «Non possiamo accettare che venga normalizzata una situazione per cui il fabbisogno di lavoro dei giorni di festa venga visto come un 'lavoretto' - dichiarano Daniele Giordano, Segretario Generale Cgil Venezia e Caterina Boato, Segretaria Genrale Filcams Venezia - chi offre prestazioni a questi eventi sono spesso lavoratrici e lavoratori già precari, che necessitano a maggior ragione di essere tutelati».
Il lavoro nero, viene rilevato, rappresenta una condotta disonesta anche nei confronti di chi opera nella legalità, «con costi maggiori, alimentando una competizione che scarica sempre più il taglio dei costi su lavoratrici e lavoratori.
Per i due sindacalisti «la polemica sulla difficoltà nel trovare lavoratrici e lavoratori soprattutto in questi settori si rivela in queste situazioni del tutto priva di fondamento. Di fronte ad un'offerta che si compone spesso di lavoro nero o di lavoro precario, lavoratrici e lavoratori cercano occupazione dove c'è garanzia di maggiore stabilità e soddisfazione professionale. L'industria turistica e dei grandi eventi non può continuare a vivere sulle spalle di chi lavora».
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