Carlo & Giorgio «25 anni e... mezzo assieme»

Carlo e Giorgio, 25 anni insieme

Venerdì 11 Giugno 2021 di Giambattista Marchetto
Carlo e Giorgio

VENEZIA - Hanno celebrato le nozze d'argento in pieno lockdown e ora, con la prospettiva delle riaperture, dovrebbero riuscire a festeggiare sul palcoscenico i 25 anni - «che ormai sono diventati 25 e mezzo», ironizzano - di carriere assieme.

E lo faranno con uno spettacolo che unisce semplicemente i loro nomi e l'anniversario: Carlo & Giorgio 25, in scena per tutta l'estate tra piazze e spazi storici del Veneto. La tournée inizia il 19 giugno in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (per Ail Venezia), prosegue al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia l'1-2-3 luglio, per sostare a Mogliano Veneto dal 9 al 18 luglio nella Piazzetta del Teatro (info wwwcarloegiorgio.it). Scoperti all'inizio degli anni 90 da Lino Toffolo, che ne fiutò il talento mentre si dilettavano con la Compagnia Teatrale Muranese, Carlo D'Alpaos e Giorgio Pustetto sono diventati un fenomeno nel panorama della comicità italiana. E nello spettacolo ripercorrono la loro storia.


Carlo e Giorgio, questo spettacolo è una celebrazione ritardata?
«In effetti i nostri 25 anni li abbiamo festeggiati nel 2020, era tutto pronto per festeggiare, ma grazie alla pandemia adesso celebriamo i 25 anni e mezzo con questa dedica al pubblico. Non è una cosa nuova, ma un'occasione per festeggiar assieme a chi ci vuole bene. E lo faremo con stralci di spettacoli o pezzi di repertorio che vengono dal nostro bagaglio storico. Questa volta non presentiamo i grandi classici, ma ci siamo concentrati su frammenti che non abbiamo presentato spesso, perché pur belli, anzi stupendi perchè meno inflazionati».


E qual è il bilancio di questi 25 anni assieme?
«Per allinearci alla moda, la parola chiave può essere resilienza. Perché alla fine ricordiamoci che siamo partiti col walkman, il videoregistratore e il Commodore 64. I nostri riferimenti erano quelli e oggi la società è completamente diversa, eppure ci siamo ancora e continuiamo ad arrabattarci. Nonostante tutto siamo ancora qui, come due uomini del XX secolo prestati al XXI. E poi dobbiamo ringraziare il nostro gruppo, la Banda degli Onesti, che è composta anche da Elisabetta Bordon, Paolo Lunetta e Cristina Pustetto».


Ora state lavorando a due nuovi progetti per l'autunno. Come stanno nascendo?
«Non possiamo svelare cosa saranno, ma certo questa volta è più difficile del solito. Perché di mezzo c'è stata una pandemia che ha rovesciato tutti i parametri e questo rende più difficile trovare argomenti. Dobbiamo capire su cosa scherzare o meno, perché durante il periodo più critico di pandemia si è congelata la risata, ma adesso il punto di domanda è: facciamo finta che non sia successo nulla o prendiamo di petto il tema?».


E la risposta qual è?
«La risposta è che ci stiamo pensando. Sarebbe facile e anche comodo confrontarsi con questo passaggio, ma dopo il primo periodo di terrore sul web si è già scherzato su tutto, anche in maniera dissacrante. Ti chiedi se la gente abbia ancora voglia di sentir parlare di mascherine e tamponi o se non sia il caso di voltare pagina. Però in fondo noi siamo il nostro passato e inevitabilmente non potremo evitare riferimenti. Cercheremo di affrontare il passato recente in maniera originale, ma continuando a guardare avanti».


Carlo & Giorgio parlano anche alle nuove generazioni?
«Noi ci parliamo, ma loro ci capiscono? (ridono, ndr). In realtà sappiamo di non avere solo un pubblico agée, abbiamo anche follower diciottenni e magari ci fermano per strada per salutarci. Però per parlare ai giovani devi avere la loro età. Noi siamo vecchi e se uno è veloce diciamo: ti pensi de esser Mennea', se una balla diciamo: ti credi de esser a Fracci'» Ecco i nostri punti di riferimento non ci sono più nel presente dei ragazzi. Ormai è andato in pensione anche Bolt».
 

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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