VENEZIA - Il prefetto di Venezia Carlo Boffi incontra i 55 migranti dell'ultima fase della "protesta di Cona" (quelli in marcia da lunedì scorso) e parla di «strumentalizzazione politica, di manifestazione che non ha senso perché l'ex base militare di Conetta ha superato le ispezioni di Guardia di finanza, Asl e Nazioni unite».
I migranti nella sala del centro civico Canevon di Malcontenta chiedono invece una soluzione alternativa: "Signor prefetto, glielo chiediamo come il figlio a un padre. Siamo persone pacifiche, non daremo problemi, ma ci dia la possibilità di avere una struttura temporanea di accoglienza più piccola, non ci faccia tornare a Cona" hanno detto i portavoce dei migranti.
Il prefetto Boffi però rimane fermo e annuncia altri 100 trasferimenti nei prossimi giorni. «Se tornate a Cona non perderete il diritto all'accoglienza. Il ministero ha disposto il trasferimento di altre 100 persone in altre strutture, non posso dirvi dove perché Venezia non ha più la possibilità di trovarvi altri posti».
Ultimo aggiornamento: 11:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA I migranti nella sala del centro civico Canevon di Malcontenta chiedono invece una soluzione alternativa: "Signor prefetto, glielo chiediamo come il figlio a un padre. Siamo persone pacifiche, non daremo problemi, ma ci dia la possibilità di avere una struttura temporanea di accoglienza più piccola, non ci faccia tornare a Cona" hanno detto i portavoce dei migranti.
Il prefetto Boffi però rimane fermo e annuncia altri 100 trasferimenti nei prossimi giorni. «Se tornate a Cona non perderete il diritto all'accoglienza. Il ministero ha disposto il trasferimento di altre 100 persone in altre strutture, non posso dirvi dove perché Venezia non ha più la possibilità di trovarvi altri posti».