VENEZIA - A rischio il carciofo di Sant'Erasmo: «Sale sulla superficie dei terreni, colpa della siccità».
La situazione poi delle isole è estremamente complessa. Pochissimi agricoltori dispongono di acqua per irrigare e la posizione dei terreni immersi nella laguna comporta concentrazioni elevatissime di sale in superficie creando delle condizioni di incoltivabilità. Anche la coltivazione del carciofo violetto di S. Erasmo desta forti preoccupazioni.
Dopo una stagione che ha visto un calo produttivo di circa il 30 %, questa ulteriore mancanza di piovosità mette a repentaglio la sopravvivenza degli apparati radicali che in questo periodo dovrebbero iniziare a ricacciare i carducci per la stagione prossima ma di cui non si vede ancora traccia. Ora stanno iniziando i lavori per affrontare i futuri trapianti per le produzioni autunno invernali in condizioni di estrema incertezza.
«Gli agricoltori hanno sempre fatto i conti con il tempo - afferma Michele Borgo presidente di Coldiretti Cavallino Treporti - ma quest’anno stiamo vivendo un incubo, ad appesantire una situazione climatica senza precedenti si aggiunge l'aumento vertiginoso dei costi di produzione, per prima l'energia elettrica che ci permette di irrigare. Oltre il danno la beffa» conclude Borgo.
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