VENEZIA - Tre aggressioni ai danni di personale Actv, l'azienda di trasporto pubblico locale, sono avvenute oggi, 5 giugno, a Venezia.
I DIPENDENTI
Alcuni equipaggi, riferiscono fonti vicine ai lavoratori, hanno chiesto di fare riferimento all'articolo 44 del decreto legislativo 81/08, che per motivi di sicurezza permette di evitare di prender parte attiva alle mansioni lavorative in caso di pericolo. Nelle chat dei dipendenti si legge di alcuni lavoratori che hanno paura a prender servizio.
TRASPORTO IN CRISI
Con le prime pressioni dettate dai flussi turistici in arrivo, il trasporto pubblico locale è entrato in crisi, lasciando a terra molta gente, soprattutto residenti diretti al posto di lavoro. La riduzione del 50% dei posti disponibili a causa delle limitazioni del Covid e le riduzioni delle corse hanno esacerbato gli animi, al punto che tra le 10 e le 10.30.
Il trasporto pubblico locale veneziano, peraltro, è al centro di una vertenza che vede amministrazione comunale (Actv è una partecipata del Comune) e sindacati sul piede di guerra per questioni legate a tagli di personale, economici e di sicurezza. I lavoratori hanno più volte manifestato il disagio negli ultimi tempi anche con scioperi che hanno raggiunto picchi di adesioni. «Sto cominciando ad avere paura della gente, non si può lavorare così», ha commentato un dipendente dell'azienda.
REAZIONI
Il sindaco attacca i dipendenti invece di prendersi le responsabilità del fallimento della sua gestione del trasporto pubblico locale». Lo affermano la capogruppo idel Pd in Consiglio comunale Monica Sambo e il consigliere Dem Alessandro Baglioni. «E' vergognoso, inaccettabile e irresponsabile incrementare le tensioni con il personale dei trasporti, soprattutto in questo momento dove le aggressioni, anche fisiche, ai dipendenti sono all'ordine del giorno - rilevano -. Ai dipendenti va la nostra massima solidarietà . Bisogna ricordare al Sindaco che la responsabilità per la pessima gestione del trasporto pubblico locale di questi è solo politica e imputabile solo alle scelte della sua giunta che ha deciso in questi mesi di tagliare le corse e di non potenziarle durante le riaperture»