Casoni di Caorle in Laguna, baruffa FdI-Lega: «Ci copiano la legge»

Giovedì 8 Dicembre 2022 di Al.Va.
Caorle, baruffa FdI-Lega sui casoni: «Ci copiano la legge»

VENEZIA - Coincidenze o sgambetti sui casoni di Caorle tra la Lega e Fratelli d'Italia? «Sono senza parole - sbotta il senatore Raffaele Speranzon, fino a poche settimane fa capogruppo dei meloniani in consiglio regionale del Veneto -.

Sarebbe bastato un colpo di telefono, invece i leghisti hanno copiato il mio testo e fatto una conferenza stampa per attribuirsi il primato». A stretto giro la replica di Francesca Scatto, presidente della Sesta commissione: «Noi leghisti copioni? Semmai è vero il contrario».

Baruffa FdI-Lega sui casoni

La baruffa caorlotta riguarda una vicenda annosa e intricatissima, quella delle abitazioni abusive di Falconera. Stiamo parlando di una trentina di edifici nel territorio di Caorle, in provincia di Venezia, tra cui i caratteristici casoni dal tetto di paglia che servivano ai pescatori. Il contendere è sull'area: non solo il Demanio rivendica la proprietà, ma c'è anche una diatriba su quale Demanio, se quello idrico fluviale o quello marittimo. In mezzo ci stanno i cittadini, accusati di occupazione abusiva e preoccupati di restare senza un tetto se mai, alla scadenza delle concessione, si faranno le gare imposte dalla direttiva Bolkstein.

La storia va avanti da decenni e si ingarbuglia sempre di più. Così, per trovare una soluzione «perché questo è il compito della politica», la leghista Francesca Scatto con i colleghi Fabiano Barbisan, Silvia Cestaro, Roberto Ciambetti, Marco Dolfin, Marzio Favero e Alberto Villanova, ha firmato una proposta di legge statale di iniziativa regionale. Il testo è stato presentato ieri in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore Francesco Calzavara e il consigliere comunale di Caorle Carlo Miollo (doveva esserci anche il direttore regionale dell'Agenzia del Demanio Massimo Gambardella, ma all'ultimo ha dato forfait). La ricetta: sdemanializzare l'area Falconera trasferendola al Comune di Caorle, indennizzare il Demanio con 750mila euro, cancellare tutte le pretese per canoni pregressi. Il punto è che, prima del testo leghista depositato l'11 ottobre, c'era quello di Speranzon.

Il 5 ottobre scorso l'attuale senatore, all'epoca ancora consigliere regionale, aveva presentato infatti con i colleghi di FdI Daniele Polato, Enoch Soranzo, Tommaso Razzolini, Joe Formaggio una proposta di legge più complessa di quella della Lega (6 articoli anziché 2), ma dai contenuti analoghi: trasferire le aree demaniali al Comune di Caorle cancellando le pretese dello Stato per canoni pregressi o altro, il tutto con un onere di 800mila euro. «La Lega ha copiato il mio testo senza neanche fare una telefonata». Accuse che Scatto respinge: «Semmai è vero il contrario visto che la nostra Ketty Fogliani, quand'era deputata nell'ottobre 2019 presentò una proposta di legge al riguardo ora ripresentata da Giorgia Andreuzza».
Sul chi ha copiato chi, c'è da sperare che i due testi vengano unificati e che a Roma non finiscano in un cassetto. Il Demanio, altrimenti, ringrazierebbe.
 

Ultimo aggiornamento: 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci