Canoni balneari, stangata del 25%. Operatori in rivolta: «Penalizzati perché siamo i più virtuosi»

Martedì 3 Gennaio 2023 di Giuseppe Babbo
Stabilimenti balneari in rivolta per l'aumento del 25 per cento dei canoni di concessione

JESOLO - «Veniamo maggiormente penalizzati perché siamo i più virtuosi: è ora che alle nostre imprese venga riconosciuta una giusta rappresentanza nazionale, anche dalla politica». Più che una presa di posizione è uno sfogo durissimo. Le parole sono quelle di Alessandro Berton, operatore balneare jesolano, ma soprattutto presidente regionale di Unionmare.

LA CIRCOLARE
Il riferimento è ll'iniziativa del Ministero delle Infrastrutture, che attraverso la classica circolare di fine anno ha annunciato la consueta variazione dei canoni balneari in base agli indici Istat, con un rincaro del 25,15%.

A conti fatti si tratta dell’aumento più alto mai avvenuto per il settore balneare, tanto che il canone demaniale minimo per il 2023 ammonterà a 3.377,50 euro, mentre fino allo scorso anno era di 2.698,75 euro. Ma a crescere saranno anche tutti gli altri canoni, quelli legati alla mappatura, ovvero la grandezza degli altri spazi dati in concessione, per esempio le concessioni dei campeggi e degli stabilimenti balneari.

LE RICADUTE
Ad abbattersi, da Cavallino-Treporti a Bibione, sarà dunque una vera e propria mazzata che rischia di travolgere una categoria che per paradosso ancora non conosce il proprio futuro, viste le gare europee previste tra 12 mesi, sui contenuti delle quali non c’è ancora alcuna certezze, e sulla possibilità di ulteriori proroghe.

GLI ESEMPI
Per rendersi conto, a Jesolo in media i consorzi pagano già una media di circa 30mila euro di canoni annui che ora saranno destinati ad aumentare con la percentuale indicata dalla circolare ministeriale, ma lo stesso accadrà nelle altre spiagge, Caorle compresa, dove il Consorzio Arenile, che rappresenta gran parte degli stabilimenti balneari, paga già un canone di circa 300mila euro e ora dovrà affrontare un aumento del 25%.

AUMENTI ISTAT
«Quelli comunicati a fine anno sono aumenti Istat che abbiamo vissuto anche nel 2020 e pure in passato – spiega Berton –, ma non con simili percentuali, oltretutto in un periodo storico in cui non c’è alcuna certezza per le nostre attività. Nella nostra costa ci sono 661 concessioni, i canoni minimi sono la minoranza e riguardano soprattutto i chioschi e i noleggiatori di pedalò, il resto degli stabilimenti paga una cifra che varia in base alla propria metratura».

UNIONMARE
Ed è qui che il presidente di Unionmare parla soprattutto di penalizzazione. «Paghiamo di più perché abbiamo già fatto la mappatura delle concessioni – prosegue Alessandro Berton – Si tratta di uno degli adempimenti necessari per affrontare i bandi europei. Noi rispetto ad altri, di fronte alla prospettiva delle gare, abbiamo sempre reagito con grande senso di responsabilità, ma per lo stesso motivo ora paghiamo canoni maggiori. Chi non è ancora pronto ad affrontare le gare, paga di meno».

CANONI BALNEARI
Per rendere il messaggio più chiaro, Berton ha voluto ricordare anche il valore dei canoni balneari versati al Governo. «Fino allo scorso anno lo stato incassava 92 milioni di euro di canoni demaniali – prosegue il presidente di Unionmare – Il 13% era veneto, per un importo di circa 12 milioni, che nel 2023 diventerà di 15 milioni, dei quali solo il 5% rimane nel territorio. Lo ripeto: le nostre imprese hanno bisogno di un’attenzione maggiore che a livello nazionale purtroppo manca». Difficile pensare che questi aumenti non ricadano sul cosiddetto caro-ombrellone. «È prematuro fare questi ragionamenti ora – conclude Beton –, ma questo rincaro non può essere assorbito sempre e solo dalle imprese».

CONFERENZA DEI SINDACI
Molto critica anche Roberta Nesto, presidente della Conferenza dei sindaci della costa veneta oltre che sindaco di Cavallino-Treporti: «Siamo di fronte ad aumenti legato agli adeguamenti Istat, ma nella realtà sono del tutto ingiustificati – commenta –, Tra l’altro non tengono conto dell’incertezza storica che stiamo vivendo. Mi auguro che dal Governo ci sia la stessa attenzione per chiarire la questione legata alle gare delle concessioni».
 

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 01:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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