Calcio Venezia, chi sono i nove uomini d'oro che hanno scommesso sull'arancioneroverde

Lunedì 11 Luglio 2022 di Marco Bampa
Duncan Niederauer, il presidente della società del Venezia calcio
3

VENEZIA - Nove soci, otto statunitensi ed un colombiano. Esperti di finanza, fisco, investimenti, gestione di capitale, tecnologia, assicurazioni, con interessi che spaziano dalla sanità all’immobiliare, accomunati dalla passione per il business e per il football (o soccer che dir si voglia), ai quali si è unito un ex calciatore di fama mondiale. E’ questa la compagine di investitori che ha in mano il Venezia Fc, riunita nella VFC Newco 2020 Llc, società statunitense registrata nel Delaware nel gennaio del 2020 e in possesso dell’intero pacchetto azionario del club lagunare, che ha un capitale sociale di 250.000 euro. Cinque soci della VFC Newco 2020 siedono nel consiglio di amministrazione del Venezia: Duncan Niederauer (presidente), Ivan Cordoba (amministratore delegato) e i consiglieri John Goldman, John Tapinis e Carmine Nardis.

Vediamo allora chi sono gli uomini del board lagunare (di Cordoba ne parliamo sotto) che hanno scommesso nel Venezia.


NIEDERAUER
Duncan Niederauer, 63 anni, è diventato presidente del Venezia da inizio 2020, dopo la riorganizzazione societaria seguita all’uscita di scena di Joe Tacopina. Laureato alla Colgate University di Hamilton, con master in amministrazione aziendale alla Goizueta Business School di Atlanta, dal 2007 al 2014 è stato amministratore delegato del Nyse Euronext, la Borsa di Wall Street. In precedenza, dal 1985 al 2007, è stato partner di Goldman Sachs, dove era entrato a 26 anni. La sua carriera si è concentrata nel fornire consulenza e nello sviluppo di modelli di business sia tradizionali che innovativi. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali spicca il prestigioso John C. Whitehead Award for Leadership. Nel 2013 è stato insignito del titolo di Honorary Commander of the British Empire (CBE) dalla Regina Elisabetta II, per il suo contributo al processo di pace in Irlanda del Nord. 
È fondatore e membro di Transcend Capital Advisors, società di consulenza finanziaria e assistenza negli investimenti, e co-fondatore di Communitas Capital Partners, società di venture capital che investe capitale in aziende non quotate ed in fase di start up, caratterizzate da un elevato potenziale di sviluppo. Inoltre fa parte del G100, un gruppo esclusivo di amministratori delegati delle più grandi società del mondo. In Italia ha una tenuta vinicola a San Casciano in Toscana dove produce sangiovese ed ha un patrimonio personale stimato secondo Calcio&Finanza intorno a 1,3 miliardi di euro. 


TAPINIS
John Tapinis è fondatore della John Tapinis&Associated, società che si occupa di consulenza fiscale, soprattutto per piccole e medie aziende. Nato a Staten Island (New York) dove ha iniziato a lavorare, ha avuto un incarico all’interno del board della Società per Salute mentale di Staten Island per circa sette anni ed è presidente del consiglio del Centro ospedaliero dell’Università di medicina di Richmond. Ha lavorato ad Ernst&Young, dove ha maturato la sua esperienza in ambito di fiscalità, tassazione per persone e società, contabilità. Vive nel New Jersey con moglie e due figli.


GOLDMAN
John Goldman è partner dell’Herrick’s Ligation Department e co-presidente della Sports Law Group, che si occupa di consulenza legale in ambito sportivo. Si è specializzato nel risolvere controversie legali tra compagnie in diversi ambiti: sport, immobiliare, tecnologia e finanza. Ha curato tra gli altri gli interessi della star russa dell’hockey Ilya Kovalchuk del NHL, facendogli ottenere un contratto record di 15 anni per 100 milioni di dollari nel suo trasferimento dagli Atlanta Thrashers ai New Jersey Devils. 


NARDIS
Americo Carmine Nardis, laureato in economia alla Columbia University è entrato in UBS nel 2001 come Senior Investment Officer lavorando per l’attività di fondi di hedge fund. Gli asset in gestione del gruppo sono cresciuti da 900 milioni di dollari quando Nardis si è unito a 48 miliardi di dollari nel 2008, anno in cui è stato nominato co-CIO. Dopo la crisi finanziaria, il fondo è tornato a 28,5 miliardi di dollari ed è l’unica delle sei piattaforme di fondi di hedge fund della banca rimasta in piedi.

Ultimo aggiornamento: 18:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci