Delirio a Ceggia. Calciatore di 17 anni preso da una crisi isterica in campo: offende i tifosi. Espulso, rientra con la spranga

Giovedì 11 Maggio 2023 di Cristiano Pellizzaro
Delirio a Ceggia. Calciatore di 17 anni preso da una crisi isterica in campo

CEGGIA (VENEZIA) - In preda a una vera e propria crisi isterica, un 17enne calciatore trevigiano prima ha offeso i tifosi della squadra di casa ed è stato espulso; poi è uscito dagli spogliatoi con un corpo contundente, un bastone o una spranga, e ha minacciato chi lo provocava dagli spalti. Momenti di follia giovedì scorso, 4 maggio, allo stadio "Franchini" di Ceggia dove si disputava lo storico "Trofeo Federico Viola", arrivato alla 44^ edizione, e intitolato alla memoria di una giovanissima promessa del calcio locale mancato all'età di 19 anni.

A contendersi la vittoria erano il Libertas Ceggia Fcd e l'Orsago Treviso. Ad un certo punto dell'incontro, però, il bel momento di sport, da sempre organizzato proprio dalla Libertas Ceggia, prendeva una piega imprevista quando il dirigente accompagnatore dell'Orsago veniva espulso per aver mandato a quel paese il direttore di gara ed essersi poi rivolto verso i tifosi della locale squadra "con gesti ingiuriosi indicando gli organi genitali maschili in risposta alle provocazioni della tifoseria avversaria", come riporta il comunicato del giudice sportivo.


UNA REAZIONE A CATENA
Una situazione che ha mandato in ebollizione il pubblico di casa. Come in una reazione a catena si è verificato a quel punto il momento di follia del 17enne della società trevigiana. Sempre secondo quanto riportato dal giudice sportivo, il calciatore è stato punito con un cartellino rosso «per essersi portato sotto la parte di tribuna occupata dalla tifoseria avversaria rivolgendosi ai tifosi avversari proferendo bestemmie, epiteti ingiuriosi e minacce verbali».
Non pago, il ragazzo pare abbia continuato a sfogarsi anche una volta uscito dal campo di gioco. Una volta rientrato negli spogliatoi, sempre seguendo la ricostruzione del giudice sportivo, il 17enne avrebbe sferrato un pugno alla porta di ingresso, quindi sarebbe uscito dalle scale brandendo «un corpo contundente» (un pezzo di legno o di ferro) con cui «si portava sotto la tribuna, mostrando la volontà di colpire i sostenitori avversari».
Solo il pronto intervento dei dirigenti della sua squadra e altre persone riusciva a bloccarlo e ricondurlo negli spogliatoi ove si calmava.


LE PROVOCAZIONI
Peraltro, precisa il giudice sportivo seguendo evidentemente il resoconto arbitrale, ci sarebbero state pesanti provocazioni da parte della tifoseria del Ceggia fin dal primo minuto di gara. A questo punto l'arbitro, della sezione AIA "Guerrino Trastulli" di San Donà di Piave, ha correttamente sospeso la partita. Nel frattempo la dirigenza della società Libertas Ceggia 1910 aveva provveduto ad allontanare dallo stadio i singoli responsabili delle provocazioni, ponendo le condizioni per la ripresa del gioco che è poi arrivato a conclusione con serenità.
Rimane però il brutto comportamento tenuto da entrambe le parti, soprattutto per una partita giovanile che dovrebbe solo trasmettere i migliori valori dello sport e del calcio in particolare, a maggior ragione quando si dovrebbe ricordare la memoria di chi al calcio e al territorio ha dato tanto. Per quanto successo il giudice sportivo ha quindi stabilito provvedimenti disciplinari nei confronti del dirigente accompagnatore dell'Orsago, che si vede inibito a svolgere ogni attività fino al 30/6/2023; del giocatore della medesima squadra trevigiana, squalificato fino al 30/6/2023, "tenuto conto della diminuente della provocazione" secondo il referto; infine 150,00 euro di ammenda alla società Libertas Ceggia 1910 per il comportamento dei propri sostenitori che hanno continuamente provocato ed ingiuriato i giocatori e i dirigenti della squadra avversaria".


Ammenda alla quale la società non intende far ricorso. «Tutti hanno un po' esagerato ha commentato le decisioni il presidente del Ceggia, Girolamo Carrer , l'ammenda rimane una macchia indelebile che vorremmo non fosse mai accaduta nel torneo, che ha sempre rappresentato una bella occasione di sport».

Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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