SAN DONA' - Cade dal tetto e si salva perché planato sul parabrezza di un'auto, parcheggiata nei pressi dell'abitazione da un vicino pochi minuti prima.
«Io mi trovavo sotto riferisce un vicino di casa, di 66 anni perché mia figlia era appena arrivata per prendere il nipotino, parcheggiando nei pressi la sua Renault Clio». Tempo qualche minuto e l'uomo sul tetto, per cause da accertare, è scivolato, volando letteralmente nel vuoto, con in mano il secchio. Il proprietario della casa è caduto rovinosamente sul parabrezza, sul fianco, quindi per la forte botta, dopo avere sfasciato il vetro della macchina, è rimbalzato, finendo a terra, a pochi centimetri dal vicino di casa. Ma non è finita qua. Il secchio che teneva in mano, dopo avere colpito una tegola della tettoia, è schizzato via, andando a tutta velocità proprio verso il sessantaseienne, che non è stato colpito alla testa solo per pochi centimetri. Due miracolati per l'appunto. Il provetto paracadutista senza paracadute si è subito rialzato in piedi dicendo ai vicini che non aveva nulla e rifiutando l'invito a chiamare un'ambulanza. Dopo essersi ripulito è comunque andato al Pronto Soccorso dell'ospedale cittadino, dove gli sono state riscontrate varie contusioni, ma nulla di preoccupante. A quanto pare non sarebbe la prima volta che il sessantasettenne cade da una altezza più o meno pronunciata. L'anno scorso sembra sia caduto da un albero, mentre era intento a tagliare dei rami; e l'anno prima è precipitato dal tetto di un capannone. In tutti e due (a questo punto, tre) i casi, ne è sempre uscito senza gravi conseguenze.