«Quell'odore insopportabile che arrivava fino in strada»: cadavere in una villa veneta, morto da un anno

Martedì 12 Maggio 2020
Cadavere in una villa veneta, morto da un anno
STRA - «Da alcuni giorni un forte odore arrivava fino a casa mia e raggiungeva persino la strada che scorre davanti alla villa. Tanto forte che alcune persone me lo avevano addirittura fatto notare. Non ci ho però fatto tanto caso e ho pensato che provenisse dalla carogna di qualche animale morto all'interno del folto giardino abbandonato». A parlare è Paolo Scapin, residente in una abitazione posta a confine con la villa veneta Casin del Prete, dove nei giorni scorsi è stato ritrovato il cadavere di una persona, probabilmente un uomo e probabilmente suicida.

«Non ho mai notato persone avvicinarsi o entrare nella casa prosegue l'uomo - credo che il corpo sia lì da questo inverno in quanto fino a pochi giorni fa non si sentiva nessun odore. Il caldo dei giorni scorsi ne ha molto probabilmente favorito la decomposizione». L'ipotesi sui tempi formulata da Scapin troverebbe riscontro dagli abiti invernali indossati dallo sconosciuto.

A trovare il suo corpo è stato un uomo che abita poco lontano. Era andato nell'area verde comunale posta a ovest della villa per portare a spasso il cane. Ad un certo punto l'animale è entrato nella proprietà del fabbricato attraverso un pertugio della recinzione in pietra ed è scomparso alla sua vista. Poiché non rispondeva ai suoi richiami, l'uomo è entrato nel giardino incolto per recuperarlo. Ha subito percepito un odore nauseabondo. Si è affacciato ad una finestra mezza aperta della casa e da lì ha visto la macabra scena. Ha quindi chiamato i carabinieri di Stra.

Sul fronte delle indagini non ci sono ancora riscontri sull'identità della persona trovata all'interno della villa. Toccherà al patologo padovano incaricato di eseguire l'autopsia stabilirne con certezza il sesso e l'età, anche se pare si tratti di un maschio. All'interno della stanza sarebbero anche state trovate, poco lontano dal corpo, delle macchie di sangue. Se si tratta di un suicidio, come peraltro risulterebbe dai primi riscontri effettuati dalla squadra scientifica dei carabinieri di Mestre, lo sconosciuto, prima di utilizzare un cappio, forse avrebbe tentato di uccidersi tagliandosi i polsi. Il fatto che si tratti molto probabilmente di un maschio ha fatto anche cadere ipotesi più fantasiose, come quelle che il corpo potesse essere quello di Isabella Noventa o di Florina Simion, scomparse peraltro da molto più tempo. (V.Com.)
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