Cacciatore maldestro sbaglia mira e spara su una casa di campagna

Lunedì 21 Settembre 2020 di Nicola De Rossi
Cacciatore maldestro sbaglia mira e spara su una casa di campagna
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MESTRE - Inizio della stagione della caccia subito con i… botti, ieri mattina, per due incolpevoli donne a cui è piovuta in testa una scarica di pallini sull’uscio di casa. Per fortuna sono illese, ma la paura è stata tanta e la rabbia pure: non è la prima volta che succede. Lo sfiorato incidente è successo in via Vassilachi, laterale della Castellana, un’area in aperta campagna di Trivignano, al confine con il comune di Martellago, dove risiedono nella loro casa madre, di 67 anni, e figlia, di 48. Una zona verde (nelle vicinanze si trova anche il parco Laghetti) parecchio battuta da chi pratica la caccia e dove non sono nuovi fatti sul genere: nel novembre del 2017, nella vicina via Morosini, a Martellago, dei pallini erano stati sparati contro una villetta infrangendo la finestra della camera dei bambini, che miracolosamente si trovavano fuori in cortile. «È accaduto alle 8.40. Mia madre stava salendo in macchina per andare al lavoro e io stavo stendendo la biancheria in giardino quando all’improvviso siamo state investite da una selva di pallini – racconta la figlia – Per fortuna il colpo era stato esploso in aria, ci sono caduti addosso dall’alto, se ci avessero colpito direttamente non so se saremmo qui a raccontarlo».
La “gragnola” di pallini da caccia ha colpito anche la casa, gli alberi ed è piovuta pure sulla vettura in sosta sotto l’abitazione. «I cacciatori dovrebbero restare a cento metri dalle abitazioni ma quello che ha esploso i colpi era sicuramente molto più vicino. Siamo stanche e preoccupate per la nostra incolumità, perché sono episodi che si ripetono, nella nostra proprietà sono già piovuti pallini: i cacciatori non hanno il minino riguardo per i residenti», prosegue la quarantottenne. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché questa volta le due abitanti non sono rimaste con le mani in mano. Volevano chiamare subito i carabinieri, ma alla fine hanno preferito non denunciare il fatto, per paura – non nascondono – di ritorsioni: «Teniamo anche diversi animali».
Le due donne non sono riuscite a scorgere il responsabile della fucilata il quale, avendo perfettamente capito di averla fatta grossa, anche dalle urla lanciate dalle due malcapitate, se l’è svignata tagliando per i campi verso il centro di Trivignano. Tuttavia, si sono messe sulle sue tracce e hanno cercato e trovato quanto meno l’auto con cui era arrivato, e che aveva parcheggiato nelle vicinanze, prendendo il numero di targa. E sono intenzionate a recarsi presso l’associazione cacciatori. «Lì lo conosceranno di sicuro – concludono -: speriamo che quanto meno lo rimproverino e lo invitino a prestare più attenzione in futuro e a rispettare le regole».
Ultimo aggiornamento: 12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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