Pettorine con codice alfanumerico obbligatorie per identificare i cacciatori? La proposta avanzata in Regione Veneto dal consigliere del Partito Democratico, Andrea Zanoni, ha scatenato un putiferio. «Non passerà mai, nessuno targherà i cacciatori come dei deportati», ha tuonato il consigliere di Fratelli d'Italia, Joe Formaggio. «Parole ignobili», ha replicato Zanoni.
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Targa identificativa per i cacciatori
Tutto nasce dalla mozione presentata da Andrea Zanoni (e firmata anche dai colleghi di opposizione Anna Maria Bigon, Arturo Lorenzoni, Cristina Guarda) in cui si chiede alla giunta di Luca Zaia di emanare nuove regole e pene più severe per gli incidenti causati dai cacciatori e di garantire la sicurezza dei cittadini.
LE REAZIONI
I cacciatori non l'hanno presa bene. L'ultima folle idea del consigliere Zanoni, ha titolato il portale Caccia Passione. È impossibile che la mozione sia approvata, la maggioranza ha numeri solidi in consiglio, ha scritto il portale Caccia Magazine. A raccogliere le proteste del mondo venatorio ci ha pensato il consigliere regionale meloniano Joe Formaggio: «La mozione presentata da Zanoni non passerà mai, nessuno della maggioranza darà sostegno a una possibile marchiatura dei cacciatori. Per fortuna, sono ben lontani i tempi bui, quando gli esseri umani venivano identificati con un numero». E ancora: «Sono sbalordito dalla proposta che arriva dai banchi della minoranza, con Pd ed Europa Verde in testa: la mozione è quanto di più offensivo si potesse pensare contro persone che detengono la licenza di caccia e che hanno tutta la documentazione regolare. Arrivare a targare i cacciatori come dei deportati è una proposta fuori dai tempi, denigrante e oggettivamente inutile».
LA REPLICA
«Paragonare le pettorine con codice di riconoscimento per i cacciatori alle divise dei deportati, come fa il consigliere Joe Formaggio, è ignobile - ha ribattuto Zanoni -. Mi auguro lo capisca e abbia la decenza di scusarsi nei confronti di chi, con quella divisa, è finito nei campi di concentramento». E ha fatto degli esempi: «Calciatori e atleti che partecipano alle gare con maglia o pettorina numerata dovrebbero sentirsi come dei deportati? Formaggio ha fatto un'uscita pessima, si scusi».