Minorenni e di buona famiglia: sfasciano l'autobus per noia

Giovedì 13 Dicembre 2018 di Filippo De Gaspari
Minorenni e di buona famiglia: sfasciano l'autobus per noia

SCORZE' - Sfasciano l'autobus, ma i carabinieri li trovano in poco tempo: sono 8 giovanissimi di Scorzè, tutti minorenni e di buona famiglia, finiti ora nei guai con una denuncia per danneggiamento. E anche il sindaco promette una punizione esemplare. Sconcerto da parte delle famiglie, che hanno già pagato i danni. Ai baby-vandali i militari della stazione di Scorzé sono arrivati dopo un'indagine partita lo scorso 4 novembre, giorno a cui risalgono i fatti. L'autista del mezzo Actv, che lavora per una ditta in subappalto per una linea extraurbana da e per Scorzè, aveva trovato il bus devastato nel piazzale di via Soranzo, al momento di prendere servizio. Durante la  notte qualcuno aveva sfondato vetri e porte, rotto seggiole e arredi, spezzato specchietti: segni inequivocabili di una serata brava. Le indagini partite immediatamente e integrate poi con la denuncia da parte della ditta, si sono indirizzate verso un gruppetto di giovanissimi del posto, sul quale è stato stretto il cerchio nei giorni scorsi. Si tratta di 8 studenti, di 13, 15 e 16 anni, tutti incensurati e di buona famiglia, che i carabinieri hanno convocato in caserma per essere ascoltati, accompagnati dai genitori: messi alle strette, hanno ammesso le proprie responsabilità, davanti a papà e mamme stupefatti. È emerso che i giovanissimi si erano ritrovati per passare il sabato sera ai margini del parcheggio. Dopo un po', probabilmente annoiati da una serata che non decollava, hanno deciso di organizzare un gioco: dare l'assalto all'autobus parcheggiato nello slargo e che alcuni di loro avrebbero dovuto prendere il lunedì successivo, per andare a scuola. Così, a turno, gli adolescenti hanno cominciato a vandalizzare il mezzo con bastoni e pietre trovate nei paraggi, spaccando specchietti e finestrini. Come se non bastasse, uno di loro ha pensato di riprendere la bravata con il telefonino, solo per il gusto di poterla poi mostrare agli amici e diffonderla sui social. 
Come detto, i ragazzini hanno ammesso la loro stupidaggine.

Sono stati denunciati: 7 di loro, di 15 e 16 anni, dovranno rispondere al Tribunale dei minori di Venezia del reato di danneggiamento; l'ottavo, un tredicenne, non essendo imputabile, è stato segnalato. Le famiglie si sono dette costernate dell'accaduto e hanno raggiunto un accordo con la società per rifondere i guasti. Ma per il sindaco Giovanni Battista Mestriner non è sufficiente: «Proporrò per questi ragazzi un periodo di lavori socialmente utili, per esempio ramazzare la piazza del mercato due volte al giorno per tre mesi. Così capiranno che la cosa pubblica è di tutti e va tutelata».

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