Pedofilo di 35 anni a Burano: da giorni tentava di adescare una bimba in chat

Giovedì 16 Dicembre 2021
Pedofilo di 35 anni a Burano: da giorni tentava di adescare una bimba in chat
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VENEZIA - Per alcuni giorni avrebbe cercato di adescare una bambina via chat. Quando poi gli agenti della Polizia postale sono andati a perquisirlo, gli hanno trovato vario materiale pedopornografico. Per questo un 35enne di Burano è stato arrestato. Ieri l'uomo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari di Venezia, Alessandro Gualtieri, che ha convalidato l'arresto. Difeso dalle avvocatesse Antonia Mazzola e Margot Saetta, l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura aveva chiesto che restasse in carcere, ma il giudice ha ritenuto sufficiente la misura degli arresti domiciliari.

Anche perché il 35enne è incensurato.

TRA ROMA E BURANO

Un'altra vicenda di pedopornografia legata al mondo dei social e agli adescamenti in rete di cui possono cadere vittime i minori. Quel che sarebbe accaduto a una ragazzina romana di 10 anni. Età a rischio per dei bambini, poco più, che spesso si cimentano con cellulari e chat, ancora inconsapevoli delle insidie che si celano in quel mondo. Il 35enne di Burano avrebbe iniziato a scambiare messaggini con la bambina di Roma. La cosa sarebbe andata avanti per due, tre giorni. In genere, in queste vicende, prima il minore viene agganciato, poi gli vengono chieste immagini, video sempre più hard. Un crescendo pericoloso, tra ricatti e minacce. In questo caso, però, i genitori si sono insospettiti e hanno denunciato il fatto subito. La Procura di Roma ha così aperto un primo fascicolo a carico del 35enne e disposto la perquisizione. Ad eseguirla, l'altro giorno, gli agenti della Polizia postale.


LA PERQUISIZIONE

Alla vista degli agenti, l'uomo ha consegnato il materiale pedopornografico che conservava. Foto e video. A quel punto è scattato l'arresto in flagranza per detenzione di materiale pedopornografico. Un reato commesso in laguna, per cui è competente la Procura di Venezia, che ha aperto un secondo fascicolo a carico del 35enne. Nell'immediatezza l'uomo è stato messo agli arresti domiciliari, confermati ieri dal giudice per le indagini preliminari. Ora le indagini proseguono e si concentrano sull'esame del materiale sequestrato a casa dell'uomo.
R. Br.

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