VENEZIA - Il docente veneziano ed ex ministro e attualmente ministro uscente della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, non si ricandiderà alle prossime elezioni. Lo ha annunciato lui stesso nelle prime dichiarazioni di venerdì 12 e poi ieri lo ha ribadito in un'intervista al Corriere, parlando di «nessun rammarico e nessun rimpianto», ma «un po' di dolore» riguardo la sua decisione, dopo l'addio a Forza Italia in seguito alla caduta del governo presieduto da Mario Draghi.
«È stato un mese di emozioni forti e decisioni difficili.
Il ministro definisce Giorgia Meloni «l'unica che ha una posizione coerente. Ha fatto un'opposizione dura, ma anche seria e si candida a governare. Non ho pregiudizi verso di lei». E ricorda: «Quando eravamo vicini di banco, durante il governo Berlusconi del 2008, parlavamo spesso. Ho un bel ricordo dei nostri colloqui, mi chiedeva consigli che io da professore davo ben volentieri. Glieli darei anche oggi, nello spirito repubblicano». Sul programma appena presentato dal centrodestra ricorda: «È la prima volta che non scrivo il programma 'azzurro', logico che si sommino sofferenza e ricordi. Anche perché i 15 punti sono in continuità con il passato». E sul futuro: «Rimango a disposizione per servire ancora il mio Paese, con le idee e le energie di sempre. Mi occuperò di più di Venezia e della mia famiglia, i grandi amori della mia vita».
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