Coraggio Italia, il partito di Brugnaro e Toti: «Sempre grati a Berlusconi, ma oggi è un altro tempo»

Venerdì 28 Maggio 2021 di Angela Pederiva
Coraggio Italia, il partito di Brugnaro e Toti
1

VENEZIA - Siccome non è a Venezia, questa volta non può dire: «Ghea podemo far». Ma il concetto è lo stesso, benché declinato in chiave nazionale, in diretta Facebook da Roma: «Andremo casa per casa a spiegare perché l'Italia ce la può fare». E allora coraggio, Luigi Brugnaro con Giovanni Toti sbarca alla Camera per presentare il gruppo fucsia, «che è un rosa carico, bello duro, un colore che include tutti» e che soprattutto non è azzurro: «Dobbiamo ringraziare sempre Silvio Berlusconi, ma oggi è un altro tempo», chiude il capitolo forzista l'uomo d'impresa e di sport che, da imprenditore di Umana e patron della Reyer, punta ad esserne l'erede in politica, però senza pagare alcuna metaforica tassa di successione, tema su cui anzi piazza una battuta delle sue che è subito una stilettata al dem Enrico Letta: «È possibile che ci sia ancora chi liscia il pelo a discorsi statalisti e sovietici? È caduto il muro di Berlino trent'anni fa...».


IL SASSO

In completo blu pavone, Brugnaro è affiancato da due ormai ex esponenti di Forza Italia quali Giovanni Toti e Marco Marin, che saranno con lui (e con Gaetano Quagliariello) i capi-delegazione di Coraggio Italia.

Sottolinea il presidente della Liguria: «Berlusconi è stato forse l'unico a voler cambiare questo Paese. Abbiamo lasciato quella casa perché, per asfissia delle idee o per il logorio della vita moderna, come si diceva in quel vecchio spot, non era più il luogo adatto per riaggregare un mondo largo. Io e Luigi abbiamo detto: gettiamo un sasso e vediamo chi ci sta. Non possiamo tollerare che qualcuno pensi di avere i quarti di nobiltà per rappresentare il Paese». Ciò non toglie, precisa Toti, che Fi possa essere la benvenuta: «Avevo proposto io il partito unico di centrodestra. Ma qualcuno la finisca di mettere blocchi o veti per interessi personali ad un centrodestra che si vuole riformare». Aggiunge il padovano Marin («l'amico che mi accompagnò a conoscere Silvio», ricorda Brugnaro), nominato pure capogruppo a Montecitorio: «Tutti noi nei confronti del presidente Berlusconi abbiamo un sentimento di rispetto e riconoscenza. Saremo con lui in tutte le battaglie istituzionali. Ma questo è il governo del migliore e merita di andare avanti. Siamo qui per dare una mano a Mario Draghi, che è la persona più autorevole».


LA STRUTTURA

Al netto di un paio di ripensamenti, per ora sono 24 (già forzisti, appunto, ma anche la componente di Cambiamo! nel Misto e quattro ex pentastellati) i deputati che formano il nuovo gruppo di Coraggio Italia, un'imprescindibile necessità secondo Brugnaro: «L'elettore, il cittadino, il giovane, l'anziano, la persona che crede che questo Paese debba andare avanti, deve sapere che non butta via il suo voto, perché il nostro è un movimento credibile». Questo però è anche l'inizio della fine per Forza Italia? «Non siamo interessati a quella risponde il sindaco di Venezia, nella sua nuova veste di leader politico ma a riannodare i fili della rappresentanza parlamentare con il Paese reale, recuperando quel 31% di elettori che sono andati via. In questo saranno nostri alleati i partiti del centrodestra, di cui siamo una gamba trasversale. Non c'è niente contro nessuno. Lo dirò sempre: sono l'ultimo che ricorderà quello che ha fatto il presidente Berlusconi in Italia. Ma oggi è un altro tempo, oggi è il tempo di avere coraggio. Non è tempo di pensare a liste e poltrone, ma alle periferie e al lavoro». È arrivato però anche il momento di riflettere sulla struttura di Coraggio Italia. Al via i canali social, registrati ancora ad aprile. «Sarà un partito organizzato avverte il fondatore e non sarà l'anarchia dove si fa tutto quello che si vuole. Ci sarà una struttura informatica che terrà il collante leggero, imparando da quello che il Movimento 5 Stelle ha fatto». La domanda di giornata è sul disegno di legge Zan, la risposta è alla Brugnaro, spiccia e ruvida: «Ne parleremo tra di noi dopo che avremo discusso di ben altri problemi».

Ultimo aggiornamento: 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci