Bretella ferroviaria per l'aeroporto, assemblea a Dese: non piace il "cappio", caccia a soluzioni condivise

Contestati l'impatto eccessivo e le ricadute sul territorio. I comitati annunciano che supporteranno il ricorso di Italia Nostra

Giovedì 18 Novembre 2021 di Mauro De Lazzari
Il "cappio" della bretella ferroviaria al Marco Polo
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MESTRE - Buona parte della politica locale sta dalla parte dei cittadini. La scelta di schierarsi con gli abitanti di Dese e Tessera per contrastare alcuni aspetti progettuali del collegamento ferroviario con l'aeroporto, considerati di maggiore impatto sul territorio, è parsa evidente nel corso dell'incontro organizzato l'altra sera nella sala parrocchiale di via Altinia dal comitato dei cittadini di Dese. Erano presenti l'assessore alla mobilità, Renato Boraso, la delegata del sindaco per le questioni aeroportuali, Deborah Onisto, il segretario regionale di Articolo Uno Gabriele Scaramuzza e il consigliere comunale del Pd, Alessandro Baglioni.

Una rappresentanza piuttosto variegata per quanto attiene gli schieramenti politici locali, ma abbastanza coesa nelle intenzioni di non stare con le mani in mano di fronte ad un'opera che creerà nei prossimi anni più di qualche problema sia all'ambiente che a chi vi abita.

CONFRONTO APERTO

«Vogliamo vederci chiaro per capire quali saranno le ricadute sul territorio - è stato ripetuto più volte dagli esponenti della politica - e per questo è necessario che ci sia, innanzitutto, un confronto con il commissario dell'opera e i referenti di Rfi (per il quale Onisto, in qualità di presidente della IV commissione comunale si è già attivata, ndr.) e poi istituzioni, abitanti, categorie economiche, Save e tutti gli altri soggetti coinvolti devono sedersi attorno a un tavolo per cercare soluzioni condivise». Il presidente del comitato Criaa.Ve di Tessera, Cesare De Rossi, evidenziando le enormi criticità del progetto, ha intanto annunciato che l'intenzione del suo gruppo è di supportare il ricorso che intende proporre l'associazione Italia Nostra, che definisce il progetto approvato, e non il collegamento ferroviario in sé, devastante per l'ambiente e per il sito archeologico di Altino.


A Tessera si contesta principalmente la soluzione della stazione a cappio, la cui realizzazione comporterà un percorso in sotterranea che verrà ottenuto scavando a poche decine di metri dalle fondamenta delle case che confinano con il sedime aeroportuale. Gabriele Zecchin, a nome del locale comitato, ha ribadito che l'obiettivo di Dese, a questo punto del progetto, è di cercare soluzioni per minimizzare i danni ed ottenere l'accoglimento delle osservazioni presentate a suo tempo alla Regione Veneto in sede di valutazione ambientale Via ed acquisite nel documento trasmesso al Cipess.

«MINIMIZZARE I DANNI»

In buona sostanza gli abitanti di Dese chiedono che siano apportate tutte le modifiche alla viabilità veicolare e ciclopedonale necessarie per non isolare una parte del paese e adeguati indennizzi per permettere il trasferimento degli abitanti dalle abitazioni delle aree che rimarranno intercluse, nonché un giusto indennizzo per compensare la perdita di valore delle proprietà vicine alla nuova opera.
In tema di adeguati risarcimenti l'assessore Boraso ha ribadito la disponibilità del Comune a trovare soluzioni per mettere a disposizione aree per edificare le abitazioni che saranno riposizionate. «Inoltre - ha aggiunto Zecchin - vanno studiati interventi di compensazione ambientale per mitigare i disagi che inevitabilmente si creeranno, prestando attenzione ai problemi legati al cantiere che durerà per cinque anni e che prevede il passaggio di centinaia di mezzi pesanti al giorno sulla viabilità locale».
 

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