MESTRE - Il Bosco dello sport resta "congelato". Messo da parte, a seguito del decreto interministeriale del 28 aprile che lo aveva escluso dall'elenco delle opere da finanziare con i fondi del Pnrr, a causa dei rilievi sulla compatibilità dell'opera da parte delle istituzioni comunitarie. Ma pronto a essere tirato fuori dal congelatore e riproposto, con le relative gare avviate per la viabilità, l'Arena e le opere ambientali previste nell'area di Tessera, non appena il Governo stabilisse le modalità di finanziamento del progetto.
LA DETERMINA
È quanto si evince da una determina varata ieri dai responsabili unici dei procedimenti, in base alla quale vengono differite le procedure di aggiudicazione delle gare.
STADIO BLOCCATO
Un destino diverso riguarda il progetto per lo stadio, dopo che il Governo ha spiegato che l'investimento non potrà essere sostenuto nemmeno in parte con fondi statali. Di fatto la gara per realizzare l'impianto da calcio, l'unica che era ancora aperta, è stata sospesa per tre mesi in attesa di rivedere il piano economico, che a questo punto sarà interamente a carico del Comune. Una precisazione che potrebbe suonare come il "de profundis" per l'impianto, per il quale era stato stimato un costo di 87 milioni di euro, rispetto ai 308 previsti per l'intero Bosco dello sport. A meno che nel frattempo il Comune non metta a punto una strategia in grado di sostenere economicamente il progetto dello stadio, pensato anche per ospitare altri grandi eventi. Nel frattempo il Venezia continuerà a giocare a Sant'Elena, nell'impianto ristrutturato due anni dalla società di Duncan Niederauer, da sempre tiepida nei confronti del progetto di Tessera.
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