Ora i borseggiatori scelgono il bus. E hanno anche le linee preferite

Venerdì 27 Settembre 2019 di Nicola Munaro
Venezia-Mestre. Ora i borseggiatori scelgono il bus. E hanno anche le linee preferite
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VENEZIA/MESTRE - Alcuni si organizzano in gruppi, come i lupi in branco. C'è chi accerchia, chi isola, chi individua e chi agisce. Altri agiscono da soli e allora puntano tutto sul colpo d'occhio e sulla velocità d'esecuzione per non farsi beccare: quello che conta è approfittare della folla e arraffare il più possibile dagli zaini dei turisti, spesso distratti. Ma se il borseggio a Venezia è una costante con cui da anni si deve fare i conti, è altrettanto vero che negli ultimi mesi sono aumentati gli arresti e le denunce per fatti simili. Con un denominatore comune: gli autobus, in particolare le linee 2 e 5, sono il terreno di caccia preferito. Semplice la lettura: con l'aumento dei turisti che dormono a Mestre e che si servono dei bus per raggiungere il cuore di Venezia, gli affari per i borseggiatori si sono spostati nella tratta battuta dai pendolari del turismo.
 
L'ARRESTOL'ultimo episodio è quello di un quarantacinquenne romeno che alla fermata della stazione di Mestre, salito a bordo della linea 2 dell'autobus per Venezia, ha tentato di allungare le mani nello zaino di una turista tedesca. A bordo c'erano due agenti del Nucleo operativo della polizia locale che lo hanno fermato e arrestato. Il quarantacinquenne infatti era un cliente già noto alle forze dell'ordine, un borseggiatore di professione che aveva fatto dei bus di linea - soprattutto il 2, tra i più utilizzati dai turisti per raggiungere il centro storico della città d'acqua - il suo campo d'azione preferito, facendo leva sulla confusione di mezzi strapieni. Il giorno di Ferragosto infatti il romeno di 45 anni era stato denunciato per tentato borseggio, sempre a bordo di un autobus, ma questa volta a piazzale Roma. Un precedente che lunedì scorso gli è costato l'arresto e, l'altro giorno, una condanna in direttissima a 8 mesi (pena sospesa) ma con il divieto di dimora a Venezia come corollario. Sabato invece, gli agenti del Nucleo operativo, coordinati dal commissario capo Gianni Franzoi, avevano bloccato due ragazze bosniache (una di 13 anni e una di 16, entrambe già denunciate) sul Ponte di Rialto mentre tentavano di borseggiare un turista indiano in vacanza con la famiglia.
I NUMERISono cinquantasette gli interventi in flagranza da parte della polizia locale dall'inizio di gennaio a mercoledì: 34 gli arresti, 23 le denunce a piede libero. Undici borseggiatori hanno tra i 10 e i 17 anni; 22 tra i 18 e i 30; 12 tra i 31 e i 40; 12 tra i 41 e i 60. A questi vanno aggiunte tre esecuzioni di custodia cautelare. I luoghi più battuti? I bus della linea 2 e 5, piazzale Roma e il centro storico di Venezia, soprattutto le aree Marciana e Realtina. Per un fenomeno che si è trasformato negli anni e da stagionale è ora quotidiano.
Nicola Munaro
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