Bonifiche a Porto Marghera, Baita
ora inguaia tutto il ministero

Mercoledì 29 Ottobre 2014 di Giuseppe Pietrobelli
Piergiorgio Baita e bonifiche a Porto Marghera
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VENEZIA - Si è aperto un nuovo filone nelle inchieste riguardanti il Consorzio Venezia Nuova, la costruzione del Mose e, soprattutto, le bonifiche a Porto Marghera. Non si tratta degli interventi di risanamento ambientale che hanno fatto finire nei guai l’ex ministro Altiero Matteoli, indagato per corruzione e nei cui confronti il Tribunale dei ministri ha inviato richiesta di autorizzazione a procedere alla Camera dei Deputati.



È un capitolo del tutto inedito, che punta al cuore del Ministero. Se ne sta interessando l’autorità giudiziaria della capitale che mesi fa ha interrogato Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani Costruzioni, grande accusatore dei politici per i soldi pagati dal Consorzio. Le sue dichiarazioni hanno già contribuito a far finire in carcere l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan e l’ex assessore Renato Chisso. Ora aprono uno squarcio sul ruolo che il consorzio Venezia Nuova, con il presidente Giovanni Mazzacurati, ha avuto nella gestione dell’immenso capitolo delle bonifiche nella Laguna di Venezia.

Ultimo aggiornamento: 10:51

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