MARTELLAGO - La Regione “boccia” la richiesta di stato di crisi, il sindaco, contrariato, chiede un incontro urgente per un chiarimento. Si annunciano nuove polemiche sulla bomba d’acqua del 15 settembre che ha messo in ginocchio il territorio comunale di Martellago: oltre alle strade allagate, furono oltre un centinaio i garage, scantinati e piani terra delle case e delle attività ad andare a mollo, con i relativi danni tra mobili, elettrodomestici e suppellettili da buttare.
Al punto che il sindaco, Monica Barbiero, il giorno seguente presentò domanda in Regione per il riconoscimento dello stato di calamità coi conseguenti contributi per i quanto meno parziali risarcimenti: un’iniziativa che aveva dato qualche speranza ai tanti cittadini danneggiati, che in questi mesi hanno spesso chiesto lumi sull’iter dell’istanza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Al punto che il sindaco, Monica Barbiero, il giorno seguente presentò domanda in Regione per il riconoscimento dello stato di calamità coi conseguenti contributi per i quanto meno parziali risarcimenti: un’iniziativa che aveva dato qualche speranza ai tanti cittadini danneggiati, che in questi mesi hanno spesso chiesto lumi sull’iter dell’istanza.
