Bocconi killer per cani e gatti a Noventa ed Eraclea, l'allarme delle associazioni

Venerdì 1 Ottobre 2021 di Davide De Bortoli
ESCHE AVVELENATE Trappole fatte con il topicida
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SAN DONÀ/NOVENTA - «Attenzione: sono tornati in azione i killer di cani e gatti». A lanciare l’allarme sono i volontari dell’Adas, Associazione per la difesa degli animali del Sandonatese, che raccoglie una settantina di aderenti, in apprensione per l’ennesimo caso di bocconi avvelenati trovati nella zona. «Giovedì sono stati trovati in centro a Noventa - spiegano - In via Romanziol all’altezza del negozio Arcobaleno e davanti alla chiesa parrocchiale, vicino al bidone della raccolta pannoloni. Abbiamo informato i vigili». Altri cittadini hanno segnalato l’ennesimo tentativo di avvelenare gli animali all’Ulss 4. Pochi giorni fa qualcuno aveva messo una vaschetta con della pasta avvelena ad Eraclea mare in via Marinella, dove ci sono delle colonie feline. «Con la pioggia si è formata una schiuma di colore rosa ossia veleno – continuano -. Un avviso anche a chi passeggia con cani: se ne vedete altre rimuovetele prima possibile, segnalate alle autorità e alla nostra associazione. È terribile che ci siano persone che compiono questi reati.

La morte con il veleno è atroce per un animale, perché di regola porta ad un’emorragia interna». 

Non si tratta della prima volta che il gruppo riceve segnalazioni di tentativi di avvelenamento. «Forse gli autori sono persone diverse ma riceviamo segnalazioni di questo tipo con una certa frequenza». In gennaio, infatti, altri wurstel e bocconcini di carne assieme a veleno per topi erano stati trovati a San Donà all’incrocio tra le vie Zanini e Della Ferriera, in via Petrarca e due volte nella frazione di Passarella. Altri ritrovamenti erano già avvenuti gli scorsi anni: polpette trovate vicino alla curva in via Zingales, come pure al parco Fellini o in via Rovereto a Mussetta. «Anche in quel caso - precisano i volontari - una nostra associata per ben due volte ha trovato bocconi con veleno nel giardino di casa, destinati con tutta probabilità ai suoi gatti. 
La polizia locale precisa che l’uccisione animali (domestici e non) è un reato “per crudeltà o senza necessità” con una pena che può variare da quattro mesi a due anni di reclusione: spargere bocconi avvelenati rientra tra le fattispecie penalmente rilevanti. Anche se l’animale si salva si configura comunque un reato di maltrattamento, con pena fino a 18 mesi e multa dai 5mila ai 30mila euro. I volontari di Adas invitano tutti i cittadini ad inviare segnalazioni «sfogarsi solo sui social non serve - spiegano - è necessario agire».  
La mail è: adassos.sandona@gmail.com
 

Ultimo aggiornamento: 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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