Terrore in volo, gabbiano piomba in cabina dell'elicottero di soccorso /Foto

Martedì 30 Aprile 2019
Terrore in volo, gabbiano piomba in cabina dell'elicottero di soccorso
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VENEZIA Un vetro sfondato, una chiamata immediata alla centrale operativa, una situazione da paura gestita con enorme freddezza. Tecnicamente si chiama Bird strike: nell'ambiente aeronautico il fenomeno dell'impatto con i volatili è molto conosciuto e altrettanto temuto. La situazione diventa ancor più pericolosa se l'incidente coinvolge un elisoccorso. È successo proprio questo alle tre di ieri pomeriggio su un mezzo del Suem che stava volando da Padova a Venezia per trasportare un paziente. 
 

 


Arrivando in prossimità della laguna l'elicottero del 118 ha centrato in pieno un gabbiano, che ha sfondato il parabrezza entrando nella cabina. L'uccello ha colpito il pilota sulla spalla e poi è finito sul sedile posteriore, schivando un'infermiera. Nessuna grave conseguenza, ma atterrare a Venezia in quelle condizioni era davvero rischioso: l'elisoccorso è stato costretto a rallentare, fare un'inversione e volare a bassa quota tornando a Padova. Qui il paziente è stato riportato a terra e caricato sull'ambulanza: un  viaggio decisamente più lungo rispetto agli otto minuti previsti per un trasporto aereo Padova-Venezia, ma non c'erano alternative. Il vetro dell'elicottero era completamente rotto, la cabina era piena di sangue dell'animale morto e non c'era un altro mezzo ad immediata disposizione. Sarebbe andata decisamente peggio se il volatile avesse colpito in faccia il pilota, impedendogli di proseguire la guida. 
LUCIDITÁL'episodio è stato vissuto con grande apprensione dalle due centrali operative del 118. Dell'incidente è stato immediatamente informato il direttore del Suem di Padova, che allarga le braccia: «Purtroppo in quota questi episodi possono capitare. Quello del bird strike è un problema molto sentito anche tra i piloti di aerei, tanto che negli aeroporti ci sono diversi sistemi di dissuasione per allontanare i volatili e i vetri sono antisfondamento e non so come sia potuto succedere - spiega il dottor Andrea Spagna - In questo caso stavamo eseguendo un normale trasporto di un paziente da Padova a Venezia per motivi logistici. Non era un paziente in condizioni critiche. Devo sottolineare la bravura del nostro pilota che ha mantenuto sangue freddo e lucidità per comunicare con la nostra centrale operativa e riportare l'elicottero alla base in massima sicurezza». 
Gabriele Pipia
(Ha collaborato Vittorino Compagno)

Ultimo aggiornamento: 13:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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