VENEZIA - La notte scorsa, domenica 16 maggio, alle ore 3, i Carabinieri della Stazione di Venezia Cannaregio, nel corso di un servizio notturno di controllo del territorio, hanno dato assistenza ad una bambina di due anni e mezzo che, da sola, vagava per le calli del centro storico lagunare. Allertati dalla “stranezza” dell’evento, i militari hanno immediatamente deciso di assistere la bambina, che sembrava comunque molto tranquilla e non turbata da alcunché.
I Carabinieri hanno pertanto accompagnato la piccola presso il reparto di pediatria dell’Ospedale “SS. Giovanni e Paolo” di Venezia, dove i medici hanno appurato che la bambina era in ottime condizioni di salute: da quel momento, pertanto, i militari hanno avviato gli accertamenti di rito per comprendere chi fosse la bambina e da dove venisse.
Solo diverse ore più tardi, alle 8 di mattina, i Carabinieri sono riusciti ad individuare i genitori della bambina, una famiglia straniera di origini polacche, a Venezia per turismo, che alloggiava in una struttura ricettiva del Sestiere di Cannaregio.
I genitori, inizialmente terrorizzati per la scomparsa della piccola, sono stati prima rassicurati dai militari dell’Arma, e poi accompagnati presso l’Ospedale, dove hanno potuto riabbracciare la figlia. Dagli accertamenti si è appreso che la bambina, nel corso della notte, era riuscita ad andare via dalla camera dell’albergo, ed aveva percorso all’esterno solo alcune decine di metri, prima di essere “intercettata” dai militari dell’Arma. Una storia a lieto fine, che si sarebbe potuta concludere in maniera diversa se non ci fosse stato l’intervento dei Carabinieri.
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