Allarme terroristi sulle spiagge
Il procuratore: «Nessun segnale»

Martedì 19 Aprile 2016 di Redazione Online
Allarme terroristi sulle spiagge Il procuratore: «Nessun segnale»
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VENEZIA - Scoppia la polemica in Veneto sull'allarme lanciato dal giornale tedesco Bild circa possibili attentati sulle spiagge italiane da parte dei terroristi dell'Isis. Sulla questione intervengono sia il procuratore antiterrorismo D'Ippolito che smentisce segnalazioni in tal senso, che il governatore Zaia preoccupato sulle possibili conseguenze sul turismo per la prossima estate.

LA SMENTITA DEL PROCURATORE ANTITERRORISMO
Il procuratore aggiunto di Venezia, Adelchi D'ippolito, con delega per l'antiterrorismo, smentisce uno specifico allarme spiagge per la prossima estate. «Fermo restando che zone a rischio zero non esistono e che il terrorismo jihadista può colpire ovunque - premette - escludo, smentisco che dai nostri servizi siano arrivate segnalazioni che facciano intravedere rischi per le spiagge nel periodo estivo. I tedeschi lo dicono, ma i nostri servizi non hanno segnalazioni specifiche in questo senso». Insomma un "allarme infondato" ribadisce il procuratore aggiunto che comunque tiene a precisare che «il livello di attenzione delle forze dell'ordine resta massimo. E i controlli durante la stagione estiva saranno intensificati».

LA RABBIA DEL GOVERNATORE DEL VENETO ZAIA

«Trovo vergognoso e scandaloso dare una notizia di questo tipo con una leggerezza sconvolgente, facendo finta di ignorare l'impatto che ha sull'opinione pubblica e le conseguenze nefaste che può avere sull'economia di interi Paesi. Non sto dicendo di sottovalutare i possibili pericoli, ma le modalità e i tempi con cui oggi si lancia questo allarme appaiono, anche ripensando a situazioni simili già vissute in passato, scorrette e furbescamente mirate».
Lo dice il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Notizia che successivamente ambienti di intelligence hanno valutato come «destituita di fondamento». «La cosa più grave - prosegue il presidente veneto - è che si citino i servizi segreti italiani che avrebbero contattato quelli tedeschi sui possibili attentati terroristici nelle nostre spiagge. Se così fosse, sarebbe inaccettabile che noi venissimo a sapere di tali rischi da un'agenzia di stampa e per di più da Berlino». «Non basta che fonti anonime dei nostri servizi segreti affermino l'inattendibilità della notizia - sottolinea il governatore -: sono il Governo e il ministro dell'Interno che devono chiarire al più presto, senza tergiversare, questa situazione. Delle due l'una: o la notizia è vera e quindi si spieghi agli italiani perché devono venire a sapere dalla stampa tedesca, nemmeno fosse un bollettino meteo, che i luoghi nei quali vivono e lavorano sono sotto la minaccia incombente dell'Isis; oppure la notizia è priva di ogni fondamento e allora il Governo intervenga immediatamente per denunciarne la falsità e per impedire che un'economia trainante come quella del turismo balneare, che nel solo Veneto conta ben 25 milioni di presenze annue, subisca danni ingenti a causa di una bufala diffusa ad arte».

IL SINDACO DI JESOLO
Sulla stessa linea anche il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia 
«Allarmi come questo, lanciati in apertura di stagione, si trasformano in boomerang per località come la nostra che ospita migliaia di turisti  proprio dalla Germania e potrebbe portare gravi conseguenze per l'economia non solo della mia città ma anche di tutte quelle del litorale adriatico. Mi solleva il fatto che il Procuratore aggiunto Anti terrorismo di Venezia Adelchi D'Ippolito abbia subito smentito la notizia ma serve davvero più attenzione e maggiore sensibilità a livello mediatico per evitare danni e conseguenze che potrebbero davvero mettere in ginocchio intere categorie».

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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