Un biglietto aereo low cost, il trucco per avere il passaporto in un mese

Lo stratagemma più usato per evitare tempi d'attesa esagerati

Mercoledì 22 Febbraio 2023 di Davide Tamiello
Coda all'ufficio passaporti

VENEZIA - Per ottenere il passaporto possono servire dieci mesi. Questo, almeno, è quello che indica il portale della Questura di Venezia quando si cerca di fissare un appuntamento con l’agenda on line: prima data utile, ottobre. Se avete un’emergenza, però, niente paura: è possibile avere tempi più brevi per ragioni di studio, lavoro o anche turismo. Ovvero: è sufficiente mandare una Pec agli uffici in cui si allega la documentazione che prova la necessità di avere in breve tempo il passaporto e il personale fisserà un appuntamento anticipato. In teoria, lo Stato, dovrebbe garantire per legge al cittadino il rilascio del documento entro trenta giorni. Basta, quindi, inviare copia del biglietto aereo o della prenotazione dell’albergo per dunque ridurre i tempi in maniera importante.

Ed è anche per questo che, qualcuno, a quanto pare ha trovato un sistema alternativo per riuscire ad accedere alla procedura accelerata.

Tutti pazzi per la Gran Bretagna, boom di viaggi verso Londra

In questo ultimo periodo, infatti, agli uffici di Venezia sono schizzate alle stelle le richieste per la Gran Bretagna. I motivi sono essenzialmente due: il primo è che la Brexit, ovviamente, ha aperto il fronte a una nuova necessità, il passaporto per andare in una delle mete più gettonate anche per le vacanze brevi, Londra. Una destinazione che, con i voli low cost di Ryanair, spesso si sceglie anche solo per un weekend. Poi c’è l’altra questione correlata: le vacanze studio. Sono tantissimi i ragazzi che, terminate le maxi restrizioni del Covid, hanno voluto riprendere a viaggiare e a fare esperienze di vita all’estero. Poi c’è una terza categoria, sempre legata ai costi (bassi) dei voli. Più di qualcuno infatti, pur di avere la pratica accelerata per ottenere il passaporto, avrebbe comprato un volo “civetta”. Forse per non rischiare con il viaggio reale, magari più costoso. Quel che è certo è che i sindacati lamentano da mesi una situazione estremamente complicata (che, a onor del vero, non riguarda solo la questura lagunare ma tutta Italia. Anche perché ogni giorno arrivano via mail decine di richieste di procedura accelerata. Eppure, spiegano dalla Questura, ci sono anche delle situazioni inspiegabili: tante di quelle richieste di emergenza hanno terminato il loro iter da mesi, eppure sono in tanti a non venire a ritirare il passaporto. Al momento, ci sono 200 documenti pronti e in attesa di essere ritirati da mesi. 

I ritardi

Ma a cosa sono dovute queste liste d’attesa infinite? Le ragioni sono diverse. Il primo motivo è quello più banale: ci sono più richieste. Questo perché a chi è scaduto il passaporto nel cuore della pandemia e delle restrizioni ha aspettato che ci fosse qualche spiraglio di apertura prima di chiedere un rinnovo, ed è una scelta che non si può biasimare visto che comunque l’operazione costa 113 euro (visto che il documento è valido per dieci anni sarebbe uno spreco rinnovarlo per poi tenerlo chiuso in un cassetto).  La seconda variabile è costituita dalle nuove modalità ministeriali, in linea con le disposizioni anti contagio: le file agli sportelli non sono più consentite e si può procedere solo con prenotazione, rigorosamente presa con Spid. Una pratica che allunga i tempi e che, inoltre, non agevola le fasce più deboli. I sindacati, il Siulp in particolare, chiede da mesi che si inizi una procedura ministeriale per dare la possibilità ai Comuni di rilasciare i passaporti liberando così gli uffici di polizia da questa incombenza. 

Ultimo aggiornamento: 18:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci