VENEZIA - Il momento clou è stato tra le 12 e le 16, quattro ore in cui i parcheggi di piazzale Roma hanno raggiunto il completo afflusso. Il fine settimana della Biennale, che ieri ha vissuto la preapertura con le autorità e che oggi aprirà al pubblico, è iniziato con un inedito pienone del venerdì. Tanto da far segnare il record di arrivi dall'inizio del Covid: 40mila in un solo giorno, di qui 15mila stranieri.
Sempre turisti giornalieri, comunque dato che la percentuale di riempimento delle stanze d'hotel, secondo i dati dell'Ava, è salita con i last minute, al 50 per cento del totale delle camere per stasera.
TENSIONE TRASPORTI
E in questo contesto restano alte le tensioni sul fronte dei trasporti. Giovedì sera, verso mezzanotte, a piazzale Roma si è assistito ad un vero e proprio assalto all'unico bus N2 diretto verso la terraferma. Il pullman, arrivato una decina di minuti prima rispetto alla partenza prevista alle 23.51, si è immediatamente riempito fino all'inverosimile dei pendolari che, con la riapertura serale dei locali, fanno ritorno a Mestre. Non potendo mantenere il distanziamento a bordo, il conducente ha chiesto agli ispettori di Actv come procedere, visto che - essendo l'unico bus in partenza su tutto piazzale Roma - l'autista non poteva certo convincere i passeggeri a scendere, mentre a terra c'erano altrettante persone che spingevano. «Una situazione che stiamo vivendo tutte le sere dopo le 22, quando i servizi sono tarati come nel normale coprifuoco - spiegano altri autisti di Actv -, mentre i turni si stanno facendo sempre più difficili da sostenere per pause che saltano e ritardi. Così non si va avanti».
Ma l'altra sera in piazzale Roma si è rischiato anche il peggio, con urla nei confronti del conducente che ha temuto di essere aggredito perché l'autobus non partiva. A mezzanotte e 5 sono fortunatamente arrivati i rinforzi: due corse bis (alle quali poco dopo se ne è aggiunta una terza) che hanno permesso di far salire tutti i pendolari. «È una situazione difficile - confermano da Actv -, che riguarda in particolare la fascia oraria 22-24. Stiamo studiando come trovare una soluzione già a terra per fare in modo che le persone si distribuiscano correttamente sui mezzi, senza avventarsi sul primo che parte».
SPINTONE AL MARINAIO
Tra la vertenza che vede azienda, lavoratori e amministrazione comunale contrapposti, e il rispetto pedissequo di ogni misura di sicurezza (il cosiddetto sciopero bianco), i ritardi continuano però a manifestarsi e gli animi non trovano pace. Infatti, nella mattinata di ieri un marinaio sarebbe stato steso da uno spintone mentre lavorava sulla linea 5.1. Simbolo di un incremento di nervi a fior di pelle che fa il paio con i recenti episodi già segnalati. La preoccupazione è che ad un certo punto anche i lavoratori, stufi di dover sottostare alle aggressioni, a questo punto non solo più verbali, possano perdere la testa. Un timore già segnalato più volte da parte dei sindacati che, però, rimarcano che il comportamento dei lavoratori non cambierà.
Catenelle su e giù, quindi, ancora, limiti di velocità rispettati con eccezionale scrupolo, e limiti di capienza da non superare, altrimenti il preposto al comando non si prenderà la briga di andare contro al Dpcm. Il tutto con una stagione estiva che ormai è sempre più alle porte, un turismo che sta riprendendo, sebbene lentamente, ma che dovrà fare i conti con i disagi a cui i residenti chiedono conto. Soprattutto coloro che abitano o lavorano nelle isole e che non possono appoggiarsi in altro modo se non al trasporto pubblico.
Tomaso Borzomì
Fulvio Fenzo
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