Biennale Architettura "How will we live together?" aperta al pubblico con prenotazioni e mascherine

Sabato 15 Maggio 2021 di Leonardo Jattarelli
Il manifesto della 17ma Biennale di Architettura che si svolgerà a Venezia

Sarà aperta al pubblico da sabato 22 maggio a domenica 21 novembre 2021, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera, la 17ma Mostra Internazionale di Architettura dal titolo How will we live together?, a cura di Hashim Sarkis e organizzata dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura avrà luogo nei giorni 20 e 21 maggio e la cerimonia di inaugurazione si svolgerà sabato 22 maggio 2021. Per accedere alla Mostra è obbligatoria la prenotazione online per entrambe le sedi (Giardini – Arsenale) e può essere contestuale all’acquisto del biglietto oppure potrà essere effettuata successivamente fino al 21 novembre 2021. In base alle normative vigenti, i biglietti sono strettamente personali, non cedibili, non duplicabili e non rimborsabili - fanno sapere gli organizzatori -.I biglietti che danno diritto alla riduzione saranno verificati ai varchi della Mostra da parte del personale predisposto al controllo e per le visite durante il fine settimana (sabato e domenica) è obbligatoria la prenotazione degli ingressi almeno un giorno prima.
«In linea con i protocolli igienico-sanitari previsti per le attività culturali - continua la nota della Biennale - si raccomanda di presentarsi ai varchi muniti di mascherine, di indossarle durante la visita e mantenere la distanza di sicurezza dagli altri visitatori».

La Mostra Internazionale comprende opere di 112 partecipanti provenienti da 46 Paesi con una maggiore rappresentanza da Africa, America Latina e Asia e con un’ampia rappresentanza femminile. La Mostra è organizzata in cinque “scale” (o aree tematiche), tre allestite all’Arsenale e due al Padiglione Centrale: Among Diverse Beings, As New Households, As Emerging Communities, Across Borders e As One Planet.
Parte della Mostra è anche How will we play together?, contributo di 5 architetti internazionali partecipanti, autori di un progetto dedicato al gioco allestito a Forte Marghera e aperto alla cittadinanza.
Questa edizione comprende anche una serie di partecipazioni fuori concorso: Stations + Co-Habitats, ricerche sulle cinque scale e relativi casi di studio sviluppati da ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo (Architectural Association, American University of Beirut, The Bartlett, Columbia University, The Cooper Union, ETH Zürich, Ethiopian Institute of Architecture, Building Construction and City Development EiABC, ETSAM - Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid, Harvard University, Hong Kong University, Università Iuav di Venezia, KIT Karlsruhe, KU Leuven, Rice University e il Venice Lab, un consorzio di gruppi di ricerca del MIT); la partecipazione speciale dell’artista israeliana Michal Rovner al Padiglione Centrale; la mostra nella Mostra di Studio Other Spaces (rappresentato da Olafur Eliasson e Sebastian Behmann) che presenta Future Assembly con i contributi di tutti i Partecipanti; un’istallazione esterna ai Giardini, How will we play sport together?, dedicata al tema dello sport; un evento speciale della Vuslat Foundation, che propone una installazione di Giuseppe Penone in Arsenale.

La Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum London presentano inoltre per il quinto anno consecutivo il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate (Arsenale, Sale d’Armi A) dal titolo Three British Mosques. In collaborazione con l’architetto Shahed Saleem, la mostra guarda al mondo fai da te e spesso non documentato delle moschee adattate a questo uso. 
Quest’anno la Mostra Internazionale di Architettura incrocerà il 15mo Festival Internazionale di Danza Contemporanea dal 23 luglio all’1 agosto, ospitando all’Arsenale, nella sezione della Mostra intitolata Among Diverse Beings, le installazioni e i danzatori-coreografi della Biennale College.

Sotto la guida del Direttore Artistico della Biennale Danza, Wayne McGregor,  daranno vita a frammenti coreografici, “istantanee” o “schizzi” sollecitati da segni, materiali e temi della Mostra di Architettura.

Il programma della 17ma Mostra è arricchito dai Meetings on Architecture, incontri con architetti e studiosi di tutto il mondo. I protagonisti cercheranno di rispondere alla domanda How will we live together? in una serie di dialoghi sulle nuove sfide che il cambiamento climatico pone all’architettura, sul ruolo dello spazio pubblico nelle recenti rivolte urbane, sulle nuove tecniche di ricostruzione e le forme mutevoli dell’edilizia collettiva; sull’architettura dell’educazione e l’educazione dell’architetto, sul rapporto tra curatela e architettura. 
«Anche quest’anno la preparazione della 17ma Mostra Internazionale di Architettura - ha detto il Presidente della Biennale Roberto Cicutto - è stata avvolta da un clima di incertezza affrontato dal Curatore Hashim Sarkis e dai professionisti invitati, così come dai rappresentanti delle Partecipazioni Nazionali, con grande determinazione, coraggio e senso di responsabilità. Apriamo i Giardini e l’Arsenale con una consapevolezza ancora maggiore di quanto il lavoro della Biennale sia specchio del mondo contemporaneo, che viene qui interpretato e talvolta anticipato dalle proposte dei curatori e di quanti vi partecipano con le proprie opere».

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