Benzina, giù i prezzi ma scoppia il problema scorte a causa della corsa ai rifornimenti

Giovedì 24 Marzo 2022 di Davide Tamiello
In tanti ieri si sono affrettati a fare benzina (Foto Nuove Tecniche/Claudio Springolo)

VENEZIA - La benzina torna sotto i due euro al litro e immediatamente scatta la corsa al rifornimento. Era inevitabile: dopo la mazzata delle scorse settimane, con il prezzo dei carburanti schizzato alle stelle, lo sconto su tasse e accise del governo, applicato da martedì dalla maggior parte dei distributori, i consumatori hanno ripreso a fare il pieno. Un po’ per la paura che il provvedimento venga revocato da un momento all’altro, un po’ per il timore che il quadro internazionale possa ulteriormente peggiorare facendo precipitare la situazione rifornimenti, c’è stata una vera e propria corsa alle pompe di benzina.

BOOM DI CLIENTI
A confermarlo Elisabetta Vianello, presidente di Vega carburanti Spa: «Effettivamente a Mestre e in tutta la rete abbiamo avuto molti più clienti rispetto all’ultimo periodo. Abbiamo applicato subito le nuove tariffe: gasolio a 1,749, benzina a 1,779 e gpl a 0,849. L’affluenza è stata tra il 15 e il 20% più del solito». Maggior affluenza, maggior carburante erogato. Anche con l’inizio della guerra in Ucraina il dato, nonostante gli aumenti, era simile. Ma c’è davvero bisogno di questa corsa al rifornimento? C’è concretamente il rischio di rimanere a secco? «Le preoccupazioni della gente non sono totalmente infondate - continua Vianello -. In questo momento registriamo anche noi delle avvisaglie di mancanza di prodotto. La cosa ci preoccupa, è innegabile. Dobbiamo capire però se si tratta di manovre speculative da parte delle compagnie petrolifere o se ci sia una vera e propria carenza». Ovviamente i distributori Vega non sono gli unici ad aver avuto un’impennata di clienti negli ultimi due giorni: anche nei distributori Eni si è registrato un notevole aumento dell’affluenza.

Le erogazioni sono state regolare e non si sono registrate code, ma le vendite sono salite parecchio. Per la compagnia del cane a sei zampe il prezzo della benzina è tornato in media a 1,774 euro come a metà dicembre 2021, mentre il gasolio in modalità self service oggi quota intorno a 1,784 euro come nella settimana dall’8 al 15 febbraio.

L’ANALISI
Dal monitoraggio dell’Adico sui distributori della città emerge che tutti, a Mestre, hanno messo in atto le nuove tariffe. La variabile più significativa si è registrata all’Ip di via Martiri sul servito: la benzina e il diesel sono passati da 2,409 (il prezzo più alto a Mestre fino a lunedì) a 1,778 e 1,774 (0,63 centesimi in meno). In questo momento il distributore più conveniente è la Esso di via Martiri con la benzina scesa a 1,714 e un diesel a 1,694 (0,44 e 0,46 centesimi in meno), seguono l’Eniself di via Circonvallazione (1,779 benzina, 1,729 diesel), il Vega di via Ceccherini (1,779 benzina, 1,749 diesel) e il Tatanka di via Bacchion (1,784 benzina, 1,724 diesel).

A livello percentuale si registra una diminuzione dei prezzi superiore al 20% con sconti medi che oscillano fra i 33 e i 64 centesimi al litro. «Finalmente i display luminosi non mostrano più quel terribile sforamento dei 2 euro - commenta Carlo Garofolini -. Siamo scesi sotto quella soglia psicologica a dimostrazione di come si possano davvero aiutare gli automobilisti quando si lavora sulle accise. L’intervento dell’esecutivo è concreto e visibile, non come quello sulle bollette. L’unico rammarico è che lo sconto durerà poco mentre sarebbe il caso che diventasse strutturale». L’Adico sperava in un calo più significativo per le cosiddette pompe bianche. «Una volta - conclude Garofolini - servivano a mantenere bassi i prezzi degli altri distributori adottando però tariffe al litro sempre inferiori. Adesso, invece, varie pompe a marchio risultano molto più economiche rispetto ai benzinai no logo».

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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