Milano senza limiti, si spegne il sogno della Reyer

Giovedì 3 Giugno 2021 di Stefano Babato
Reyer-Milano partita 2 giugno

MESTRE - E' finita come doveva finire. La Reyer dunque saluta la compagnia perdendo anche gara3 contro l'Armani e archiviando una stagione maledetta con una semifinale che, analizzando il contesto, rappresenta comunque tantissima roba.

Ieri sera in un Taliercio finalmente abitato da una parte un team diventato finalmente top dopo tanti anni di harakiri e dall'altra un gruppo che ha vissuto forse la stagione più travagliata degli ultimi 10 anni condita da Covid, da tanti infortuni, dalla perdita del capitano e anche, va detto, da un paio di scelte in corsa (Clark e Jerrells) davvero deleterie.

Senza contare la scommessa (ma ci stava ampiamente la presa la scorsa estate) persa di Fotu, un giocatore che a Treviso aveva un suo perchè ma che purtroppo una volta arrivato in Reyer ha faticato molto nel sistema De Raffaele. Metti assieme il tutto, aggiungiamoci la scelta di confermare un Vidmar decisamente logoro, e si capisce che il raggiungimento comunque della semifinale va considerato come già sottolineato un grande e inatteso risultato. Non proprio un miracolo, analizzando il contesto, ma quasi. Con De Raffaele costretto sistematicamente a inventarsi dei quintetti improbabili per cercare un po' di equilibrio in campo. Che non era propriamente l'obiettivo di questa stagione, ripetiamo maledetta. Anche se alla fine della fiera non è stata solo sfortuna. Nel senso che sono parecchie la cose da sistemare la prossima stagione quando si tratterà di ricostruire il roster considerando che probabilmente questa stagione ha decretato la fine di un ciclo meraviglioso.


Parte bene la Reyer con Chappell e Watt con l'Armani un po' pigra in difesa e che si affida in attacco soprattutto a Shields. Nè Hines, nè Datome riescono ad arginare Watt vicino al ferro con il lungo orogranata che porta a scuola tutti. I giocatori di De Raffaele mettono subito tanta pressione in difesa con Tonut che si sblocca procurandosi un giro in lunetta e poi mettendo un bel canestro in penetrazione. L'ultima fase del primo quarto è letteralmente griffata dal triestino con Milano che si affida soprattutto ai suoi esterni. Il primo quarto si chiude sul 21 pari. 


EQUILIBRIO

Il secondo periodo si apre con una bomba di Chappell. Daye continua a fare una fatica terribile in attacco nei giochi in isolamento subendo la fisicità di Shields mentre Watt continua il suo show. Si gioca punto a punto con un Chappell molto presente e reattivo e con Hines che inizia a fare la voce grossa in attacco. Tiene bene il campo anche Davide Casarin che attacca il ferro senza paura facendosi notare anche in difesa. Finale di quarto ad alta tensione con gli arbitri che non concedono un canestro a Watt su quello che sembrava a tutti gli effetti un movimento in continuità dopo un fallo subito. Si accende una discussione con Delaney e De Raffaele che vengono sanzionati con un tecnico. Si va al riposo lungo ancora in parità (38-38). 


Stone parte malissimo anche nel terzo quarto sbagliando una tripla aperta e facendo poi fallo su Shields. Entrambe le squadre sbagliano molto da fuori con Stone che non riesce proprio a mettersi in partita. Milano aumenta la pressione in difesa, soprattutto su Watt che fa più fatica ad attaccare il ferro con gli orogranata che sparacchiano da fuori. Daye ferma l'emorragia dalla lunetta ma l'Armani non concede davvero nulla alzando pian piano la qualità e quantità del suo basket. Mazzola mette una bella tripla che ridà speranze agli orogranata ma Rodriguez mantiene a distanza la squadra di De Raffaele che però non molla con Daye che finalmente sale in cattedra. Si va all'ultimo riposo con Milano avanti di 10 (52-62). Nell'ultimo quarto la Reyer sembra calare dal punto di vista fisico, Chappell, De Nicolao e Stone però non mollano tenendo accesa la fiammella ma contro questa Milano è durissima. Punter, Hines e Leday non sbagliano nulla con la Reyer che non riesce a recuperare. Negli ultimi minuti sale in cattedra un grande Daye che si carica la Reyer sulle spalle ma l'Armani gestisce bene le ultime azioni e vola in finale (83-93) con la Reyer che si congeda dal campionato a testa comunque alta. 
 

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