Impresa Umana che vola in finale di Eurocup: ultimo atto contro le francesi del Bourges

Mercoledì 6 Aprile 2022 di Giacomo Garbisa
BASKET EUROCUP

VENEZIA - Standing ovation per l'Umana Reyer Venezia che, battendo 85-80 Mersin nel primo atto della Final Four di Bourges, conquista la finale di Eurocup. Sovvertendo qualsiasi pronostico, le orogranata tornano a giocarsi il trofeo Fiba a un anno di distanza dall'epilogo con Valencia (82-81 all'ultimo secondo).

Domani - 7 aprile dalle ore 20 - incroceranno in finale le padrone di casa, le francesi del Tango Bourges vincitrici a loro volta di misura sulle turche del Galatasary. Un'impresa quella compiuta ieri nei 40' contro le turche, infarcite di giocatrici Wnba, e, dopo il primo quarto chiuso sotto 24-9, alzi la mano chi avrebbe scommesso un cent su Venezia. Invece, partendo da un secondo quarto vicino alla perfezione (33-20), l'Umana è rimasta attaccata alle avversarie infilando il sorpasso (68-67) a 4'37 dalla fine e poi lottando con le unghie dimostrando più solidità e lucidità nelle fasi cruciali.
Un capolavoro di squadra e di letture tattiche impreziosito da una sublime Yvonne Anderson (25 punti, 9 assist), una dirompente Kayla Thornton (24) e una chirurgica Astou Ndour, glaciale nella tripla e 4/4 dalla lunetta nel finale che ha spezzato il fiato alle turche.


Mazzon (che non ha sbagliato nulla) si affida al quintetto pesante Carangelo, Anderson, Thornton, Ndour, Petronyte per impattare la fisicità dello starting five turco. Il rimbalzo-transizione-tripla di Bonner fa capire il tasso qualitativo di Mersin, l'Umana deve aggrapparsi alla difesa ma la differenza di valori, fisicità e atletismo è lampante: l'ex Fagbenle non dà scampo nel pitturato e le turche scappano 11-2. Hayes da tre scava l'abisso: il 24-9 di primo quarto è chiaro. Serve un cambio di atteggiamento e la richiesta di Mazzon è chiara: energia e muovere palla senza dare punti di riferimento. Le due bombe di Zellous rischiano di schiacciare Venezia (34-19) ma la reazione è veemente: le triple di Attura, Anderson e Madera alzano il ritmo, le orogranata ricuciono 38-34 e ora Mersin non ha più certezze.
In un amen Anderson-Ndour costruiscono il 38-38 che diventa 44-42 Mersin all'intervallo.

Venezia tiene alta la pressione (46-46), Madera raccorda piccole e lunghe e per ritrovare punti Mersin deve tornare internamente su Fagbenle ma l'asse Anderson-Madera si conferma di difficile lettura per la statica difesa turca (50-50).



EQUILIBRIO
Il 58-56 della mezzora firmato Thomas dichiara partita aperta. Le turche partono forte mettendo il corpo e puntando l'area con Bonner (62-56) ma la risposta orogranata si chiama Kayla Thornton (63-62). Venezia spreca anche il possesso del vantaggio, errore che però Thornton non ripete due volte: la sua tripla vale il 68-67, prima freccia di serata. L'americana di Venezia è devastante, tiene avanti l'Umana 77-73 a 2' dalla fine conquistandosi un antisportivo per un 2/2 ai liberi. Mersin spinge aggrappandosi a Turner per la nuova parità 77-77 ma a 20 dalla fine Ndour pesca il jolly frontale dai 6.75 per l'80-77.
Bonner sparacchia da nove metri, le turche ricorrono al fallo sistematico ma trovano il guizzo nella tripla di Thomas per l'81-80 con 5 da giocare. Nuovo viaggio in lunetta con Ndour (2/2 e 83-80) poi Mersin si «suicida» commettendo fallo a gioco fermo mentre dagli spalti vola sul parquet una bottiglia piena d'acqua. Si perdono minuti per ripulire ma la mano di Ndour non trema: sostenuta dal pubblico di Bourges, l'Umana compie l'impresa battendo 85-80 Mersin e volando in finale.
 

Ultimo aggiornamento: 19:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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