Tre milioni di euro per salvare la Basilica di San Marco: come verranno spesi

Giovedì 10 Febbraio 2022 di Nicola Munaro
La Basilica di San Marco allagata

VENEZIA - Si sa, ogni promessa è debito. E quel debito, quasi all’improvviso, di sicuro senza che nessuno dalle parti di San Marco se lo aspettasse, è stato pagato ieri quando il ministero per i Beni artistici e culturali ha inserito anche la Basilica di San Marco tra i Cantieri della Cultura finanziati ieri dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni nell’ambito della Programmazione Grandi Progetti 2021-2023. A scartabellare l’elenco si scopre che alla cattedrale che custodisce le spoglia dell’evangelista Marco sono andati 3,3 milioni di euro. 

LA PROMESSA
Un assegno figlio di quella promessa fatta dallo stesso ministro Dario Franceschini durante la sua visita a San Marco dopo l’Aqua Granda del 12 novembre 2019, quando anche la cripta di San Marco era stata invasa dalla marea che aveva toccato 187 centimetri, la seconda più alta della storia. «Siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco”, aveva dichiarato Franceschini.

Che ieri ha aggiunto: «questo intervento sulla Basilica di San Marco è l’ulteriore conferma dell’attenzione che il ministero e il governo ripongono su uno dei gioielli del patrimonio culturale mondiale».


COME SPENDERLI
L’intervento permetterà di restaurare lo spazio di accoglienza del Nartece, le strutture interne della Basilica e delle sue principali cappelle e, in particolare, i rivestimenti lapidei e marmorei dei basamenti e delle pavimentazioni musive. L’obiettivo del progetto è quello di migliorare le condizioni di fruibilità culturale di San Marco, garantendo adeguate condizioni di conservazione. «Ci sono tutti i marmi che si stanno sgretolando e stiamo aggiustando una delle cupole, poi proseguiremo con altre due - commenta il primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin - Poi c’è un rosone in cristallo e stiamo continuando la messa in sicurezza dalle acque alte per la parte dietro della Basilica, è un elenco infinito di cose da fare. Per fortuna sono arrivati questi soldi, siamo grati al ministro che ha tenuto conto delle richieste di San Marco».


NO ALLE BARRIERE
I 3,3 milioni non potranno però essere utilizzati per finanziare l’installazione delle barriere in vetro che cingeranno la Basilica e che serviranno a proteggerla dalle acque alte oltre gli 80 centimetri e che - una volta ultimate - saranno l’unica salvezza per i marmi e i mosaici di San Marco fino alla completa funzionalità del sistema Mose, che prevede anche l’innalzamento dell’insula marciana. I lavori, ora fermi per dei carotaggi utili a individuare eventuali beni archeologici sepolti e sconosciuti, riprenderanno al più tardi la prossima settimana. A beneficiare dei fondi dei Cantieri della Cultura non sarà solo San Marco ma anche le Procuratorie Vecchie che hanno ricevuto 4 milioni di euro (ne parliamo a fianco): in tutto 7,3 milioni di euro per Venezia. «Grazie al ministro Dario Franceschini- è il commento del sindaco Luigi Brugnaro - Venezia potrà così contare su un importante investimento per restaurare due edifici simbolo della città nel mondo. Abbiamo la grande responsabilità di prenderci cura e valorizzare Venezia. E dobbiamo farlo unendo le forze tra le diverse istituzioni, siano esse locali o nazionali».

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Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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