Clienti al Barkalà oltre le 23, multa e locale chiuso 5 giorni alla soglia della zona bianca

Domenica 6 Giugno 2021 di Giacinta Gimma
Il Barkalà dello chef Aldreghetti
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MARGHERA - Una multa e la chiusura dell’attività per la durata di cinque giorni. È la sanzione comminata dai carabinieri di Marghera allo chef Stefano Aldreghetti, titolare del “Barkalà”, conosciuto locale che si trova nel cuore del quartiere. I militari dell’Arma sono intervenuti venerdì sera, contestando ad Aldreghetti la presenza di una quindicina di avventori davanti al suo bar-ristorante di piazza Mercato 13, in orario successivo alle 23, ovvero quando era già scattato il coprifuoco in vigore fino a stasera, quando è prevista la cancellazione dei limiti orari di permanenza fuori casa.  A tutti i clienti che si trovavano all’esterno del locale sono state chieste le generalità e, quasi sicuramente, a loro la multa, probabilmente dello stesso ammontare di quella indirizzata al cuoco (280 euro), arriverà via posta. 


ESASPERAZIONE
«Sono assolutamente consapevole che i carabinieri hanno rispettato la legge nel comminarmi le sanzioni.

Era il loro dovere farlo ed è giusto lo abbiano fatto! Alle 23 – commenta Aldreghetti, raggiunto al telefono – avevo chiuso la saracinesca del locale e, vista l’ora, mi ero raccomandato con i clienti che bevessero l’ultimo bicchiere e andassero via. Poi mi sono spostato in cucina a preparare alcuni impasti e non ho più pensato alla presenza degli avventori all’esterno, fino a quando sono arrivati i carabinieri. alle 23.20, orario che è stato segnato come 23.40 nel loro verbale». 


L’esasperazione di Aldreghetti, chef originiario di Venezia e con un curriculum stellato all’attivo, è dovuta ad altro.  «A mio avviso, doveva essere il governo a dare delle indicazioni meno restrittive: come si fa – si domanda - a imporre provvedimenti così importanti quando, tra 48 ore, cadranno tutti i divieti? Come si fa ad imporli, poi sapendo che i commercianti si sono appena lasciati alle spalle 14 mesi di percorso ad ostacoli?»  Lo stesso Aldreghetti, durante il periodo di chiusura, ha fatto di tutto per tentare di garantirsi degli incassi, lavorando con il sistema di delivery, la consegna a domicilio, e con le preparazioni da asporto, ricevendo un unico assegno di 2mila euro tramite il Recovery Fund del Governo.


«NON CI VOLEVA»
«Questa chiusura avviene in giornate che si preannunciavano favorevoli per la mia attività anche alla luce dell’eliminazione del coprifuoco. A seguito della sanzione potrò riaprire giovedì - conclude lo chef - Perderò dunque due giorni di mercato (ieri, sabato e martedì, ndr.) e sono stato costretto a regalare la spesa che mi ero già procurato venerdì e che mi è costata qualche centinaia di euro. Insomma, proprio non ci voleva...».

Ultimo aggiornamento: 16:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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